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Accordo di rete tra il Club Unesco di Benevento e quello di Brindisi per ricostruire anche se idealmente il filo conduttore creato dalla via Appia oltre 2 millenni tra le due città. Dopo il riconoscimento venuto dall’Unesco che ha iscritto a luglio 2025 nella lista del ‘Patrimonio Mondiale’ la strada di Appio Claudio Cieco, si vuole fare rete tra la città sannita e quella pugliese. La formalizzazione di questa sinergia è stata siglata questa mattina a Palazzo Paolo V tra i due presidenti di Club Unesco, Achille Mottola per quello di Benevento, e Mario Criscuolo di Brindisi.

Presente  anche la presidente della Commissione Cultura Mara Franzese. L’intesa, peraltro, è stata anche occasione rendere omaggio alla figura di Paola Cecere, past president del Club Unesco di Benevento recentemente scomparsa. Il Presidente Mottola l’ha ricordata con queste parole: “Paola amava creare ponti. Lei antesignana di questo rapporto con Brindisi”.
Peraltro, l’occasione è stata propizia per raccogliere due annunci fatti dall’assessore comunale alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini: il primo ha riguardato l‘Arco del Sacramento che con l’area circostante riaprirà a breve, dopo essere stata recuperata e valorizzata. Il secondo annuncio ha riguardato proprio una delle eccellenze della Via Appia, ossia il Ponte Leproso, è prossimi alla totale riapertura. Non male per una città che può vantare un altro polo Unesco, ossia la Chiesa di Santa Sofia.

A suggellare l’accordo, l’assessore Tartaglia Polcini ha sottolineato: “Si tratta di un processo lungo che ha radici lontane. Abbiamo avviato attività di ricerca, di promozione diffusione e della conoscenza. Siamo stati parte attiva per la candidatura per la Via Appia”. L’assessore, poi, ha sottolineato anche come si stia lavorando ad un gruppo di studio di ricerca congiunta che si insedierà ad un incontro sulla modellazione teorica e applicativa per l’Appia: si pensa ad esempio a realizzare pannelli all’Arco di Traino o sistemare reperto per gli scavi realizzati. “Stiamo ragionando su possibili elementi tecnologici per percorsi virtuali. L’Appia è la via maestra”. 

Si quindi appreso che il 22 marzo prossimo i primi cittadini il cui territorio è attraversato dalla Via Appia (si tratta di ben 72 Comuni) saranno a Santa Maria Capua Vetere per discutere del modello di gestione del sito Unesco. Il Presidente Mottola ha commentato l’iniziativa del protocollo: “Costruiamo ponti secondo gli obiettivi e i valori dell’Unesco. Non si può amare senza conoscere il territorio. Bisogna valorizzarlo e promuoverlo. Interagiamo con le istituzioni scolastiche e le istituzioni. Il riconoscimento odierno è un punto di partenza per la valorizzazione, promozione e sostenibilità per uno sbocco turistico socio economico del nostro territorio”.

Il Presidente del Club pugliese Criscuolo ha, dal canto suo, spiegato: “Per noi si tratta di una prima intitolazione riguardante la via Appia. Noi continueremo ad impegnarci per stimolare sfide sempre maggiori. Questa la riteniamo una prima pietra di una ampia condivisione ideale dei valori fondanti dell’Unesco”.