Questa mattina, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, il Comandante Colonnello Luigi Bramati, alla presenza di una rappresentanza di militari della sede, ha consegnato la “Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare” concessa al Colonnello deceduto Giuseppe Genovese (ritirata dal figlio Giuseppe), al Luogotenente Carica Speciale Ciro Di Grezia, in servizio al Comando Provinciale di Avellino, ai Luogotenenti Carica Speciale in congedo Tommaso Zullo, Mauro Mattarolo e al Brigadiere Capo Qualifica Speciale in congedo Salvatore Sole.
La sobria cerimonia ha avuto inizio con un breve intervento del Colonnello Bramati, che ha salutato i decorandi, accompagnati dai loro familiari, ai quali ha espresso il personale compiacimento per l’impegno dimostrato e i risultati conseguiti durante la loro lunga carriera militare. Il Comandante Provinciale ha evidenziato l’importanza del riconoscimento, concesso con decreto del Presidente della Repubblica a militari particolarmente meritevoli che abbiano compiuto 50 anni di servizio utile, calcolati secondo particolari parametri che prendono in considerazione, tra l’altro, gli anni di servizio e i periodi di Comando prestati.
La “Medaglia Mauriziana per il merito militare di dieci lustri” fu istituita da Re Carlo Alberto con le Regie Magistrali Patenti del 19 luglio 1839 e, con il Regio Decreto 21 dicembre 1924, furono approvati il testo unico delle norme e le disposizioni per la relativa concessione. La Legge n° 203 del 7 maggio 1954 cambiò la denominazione in quella attuale di “Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare”, stabilendo le nuove norme per il conferimento della decorazione, su proposta del Ministro della Difesa e con Decreto del Presidente della Repubblica.
Ma le sue radici affondano nella storia, con l’istituzione, nel 1434, dell’Ordine Cavalleresco di San Maurizio. Il riconoscimento odierno, proprio perché concesso a coronamento di consolidate esperienze professionali maturate in anni di servizio, costituisce da sempre il raggiungimento di un traguardo – nonché un giusto motivo di soddisfazione – per i militari che ne beneficiano.