Tempo di lettura: 2 minuti

Prima ancora che una vittoria per i fisioterapisti lo è per i malati di sclerosi multipla della Campania. Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale della Regione Campania, pubblicato nel febbraio del 2024, sulla presa in carico del paziente con sclerosi multipla, è stato integrato il 19 giugno 2024 con apposito decreto dirigenziale così come proposto dagli ordini dei fisioterapisti di Salerno e di Napoli, Caserta, Benevento e Avellino. Gli ordini avevano stigmatizzato come fosse sottovalutata, così come descritta nel percorso diagnostico del febbraio 2024, la figura del fisioterapista, ridotta a mero esecutore d’opera. In ragione di cio’ era stato presentato congiuntamente un ricorso partito proprio dall’ordine di Salerno. Il ricorso ha visto una sola udienza presso il tribunale di Napoli con la corte che ha deciso di aggiornarsi ad ottobre per acquisire maggiori informazioni in materia. Nel frattempo, in attesa della sentenza, la Regione Campania, sulla scorta di quanto evidenziato dagli ordini professionali, ha ritenuto opportuno procedere all’integrazione così come indicato dai promotori del ricorso e tutto questo a tutela della salute delle persone affette da sclerosi multipla e a favore del riconoscimento della dignità e responsabilità della professione del fisioterapista. A stigmatizzare l’importanza di quanto accaduto è la presidente dell’ordine dei fisioterapisti di Salerno Mariaconsiglia Calabrese: “Il ruolo del fisioterapista è di responsabile della valutazione funzionale globale del paziente e del programma fisioterapico che è inserito all’interno del progetto riabilitativo individuale. Il programma fisioterapico contiene gli esercizi terapeutico costruiti a misura del bisogno fisioterapico del paziente. Nell’ottica di una medicina di precisione l’esercizio deve essere cucito in maniera sartoriale sulle reali necessità del paziente. Di questi esercizi il fisioterapista è responsabile nella fase di programmazione degli esercizi e di esecuzione degli stessi“.