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“Dietro episodi del genere c’è spesso una banale motivazione:  la noia e la voglia di questi giovanissimi di sentirsi diversi dagli altri. Non credo sia una coincidenza che questi fatti accadano quando la scuola è chiusa o con maggiore frequenza nel periodo estivo. Per questo sento la necessità di rivolgere un appello a quelle che considero le principali agenzie educative. Dietro questi fenomeni il cui numero è in crescita si nasconde un’assenza di momenti di socialità e motivi futili. Scuola, famiglia e Chiesa devono fare di più, riappropriarsi del loro fondamentale ruolo formativo, impegnarsi per agire sul controllo, sul senso di responsabilità e fare attenzione anche ai più piccoli segnali. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma questa è una battaglia che si vince combattendo tutti insieme”. Lo ha dichiarato questa mattina, telefonicamente, il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio commentando l’operazione della polizia e della procura per i minorenni  che ha previsto misure restrittive in seguito ad una rissa per 16 minori salernitani. Come si legge anche nel comunicato firmato dal procuratore della Repubblica, la dottoressa Patrizia Imperato, l’intervento delle istituzioni si è reso necessario per tutelare la collettività ed evitare il rischio di reiterazione di analoghe condotte.