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Approfittando della detenzione di un proprio associato, introducevano la droga nel carcere di Salerno. È l’accusa ipotizzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno nell’ambito dell’inchiesta che, all’alba di oggi, ha portato all’arresto di 8 persone (5 uomini e 3 donne), due delle quali erano già detenute per altra causa.

I destinatari del provvedimento cautelare – eseguito dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino – sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito, alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Per l’accusa avrebbero costituito un’organizzazione, localizzata nel comune di Baronissi (Salerno) e dotata di un’accurata ripartizione di ruoli e compiti, dedita allo spaccio di crack, cocaina ed eroina.

Il gruppo, inoltre, approfittando dell’arresto e della detenzione nella casa circondariale di Salerno di un associato, sarebbe riuscito a introdurre droga in carcere da vendere a detenuti tossicodipendenti. Lo stupefacente veniva introdotto in carcere o attraverso la predisposizione e la spedizione di pacchi destinati a detenuti o tramite la consegna da parte di familiari durante i colloqui. La droga, poi, veniva pagata mediante ricariche effettuate dai congiunti degli assuntori detenuti su due carte prepagate riconducibili al gruppo criminale.