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E’ cominciata sabato 30 settembre, con successo di pubblico e critica, la XVI stagione del “Teatro Arbostella Gino Esposito” di Salerno che anche quest’anno vede una ricca miscellanea di proposte artistiche differenti tra loro, che abbracciano generi diversi, accomunati però dalla stessa qualità artistica e raffinatezza stilistica oltre che dallo stesso minimo comune denominatore ovvero la comicità, come ha dichiarato il direttore artistico Arturo Esposito, figlio del compianto Gino.   
 

Debutto affidato alla certezza Sasà Palumbo, da un decennio sempre presente con la sua compagnia Acis il Sipario nella rassegna dell’Arbostella. E quest’anno spettacolo tutto da vivere con un testo particolare dal titolo “Caino si è fatto prete” scritto e diretto dallo stesso Palumbo. La commedia, per il suo peso specifico, è stata inserita anche nel cartellone professionistico del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, insieme a tanti grandi artisti nazionali da Buccirosso a Gianfelice Imparato, da Massimiliano Gallo a Paolo Caiazzo. 

Ecco la trama di due ore di risate ma anche di riflessione. Padre Angelo e padre Fedele sono due parroci che guidano insieme la stessa parrocchia, ma con obiettivi diversi. Don Angelo è “‘o prevete  overe”, come dicono i suoi parrocchiani, il prete che tutti vorrebbero incontrare nella loro vita, un prete per vocazione che mette davanti a tutto l’amore per Dio e per il prossimo. Non si può dire la stessa cosa di Don Fedele “che di Fedele ha solo il nome,  parroco per mestiere e non per vocazione. 

La storia si svolge nella chiesa di un quartiere a rischio di Napoli, dove la fede trova già tante difficoltà a farsi strada in un popolino afflitto da tanto problemi, figuriamoci poi se ci si mette anche un parroco a complicare le cose. I giovani si allontanano dalla parrocchia che viene frequentata da pochi fedelissimi e per padre Fedele è la situazione ideale per poter portare avanti i suoi traffici. Ma lo stesso non ha fatto i conti senza l’oste: don Angelo non è dello stesso parere e stanco di ciò che accade in parrocchia decide di reagire ma, poiché da solo può fare ben poco, pensa bene di farsi aiutare dal suo gemello Carmine, un ignorante dal cuore buono. Con l’arrivo di Carmine in parrocchia cambiano tante cose, della serie “come può essere contraddetto un testo biblico”! 

Le Sacre Scritture ci raccontano la storia di Caino che uccide suo fratello Abele…In questo caso invece,  Caino si  fa prete per salvare suo fratello… 

Sul palco oltre a Sasà Palumbo ecco Raffaele Wirz, Orlando Rea, Franco Tortora, Antonella Romano, Rosa Cece, Daniele Lops,  Laura Minichini, Fabio Sautariello, Fatima Sugliano, Luca Palumbo, Diego Palumbo, Diego Sugliano, Miriam Guadagno, Sofia Sautariello. Scenotecnica Raffaele Guadagno 

Gli spettacoli saranno replicati nei week-end 30 settembre, 1-7-8-14-15 ottobre (il sabato alle 20.45, la domenica alle 19.15). Costo del biglietto 13 euro, (ridotto 11 euro). Intanto c’è ancora la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento al costo di 100 euro per 10 spettacoli in cartellone.