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Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania, sezione staccata di Salerno (Sezione Prima), ha accolto la domanda cautelare della cooperativa sociale 3 S.S.S. – Servizi Sociali Salernitani, rappresentata e difesa dall’avvocato Marcello Fortunato, che aveva chiesto di sospendere la revoca dei servizi affidati all’impresa, che è una delle otto coinvolte nell’indagine sulle Coop sociali.

La Tre SSS fa riferimento proprio a Vittorio Zoccola considerato a capo dell’intero sistema per il quale la Procura di Salerno, secondo l’ipotesi accusatoria, predispone un sistema di scambio elettorale con l’ex assessore alle Politiche sociali, Nino Savastano ( entrambi si trovano ai domiciliari). Il provvedimento di revoca adottato ha rilevante impatto sugli interessi pubblici alla continuità dei servizi di manutenzione, alla fruibilità degli spazi pubblici a vantaggio della comunità locale, alla tutela dell’occupazione e dell’integrazione sociale e professionale delle persone svantaggiate o con disabilità nonché sull’interesse della ricorrente al mantenimento dell’esecuzione dei medesimi servizi quale principale fonte di ricavi e mezzo di conservazione dei livelli occupazionali – scrive l’avvocato Fortunato tra le motivazioni per le quali si chiede di far tornare al lavoro gli operai. La proposta accolta dai magistrati del TAR è di far ritornare al lavoro la Coop, che era stata fermata dal Comune dopo l’inchiesta giudiziaria.

La nuova procedura avviata è in fase iniziale, non essendo ancora scaduto il termine di presentazione delle offerte, e la programmazione dei relativi tempi di aggiudicazione è compatibile con la prosecuzione dei servizi da parte della ricorrente. Il tar ha anche fissato per la trattazione nel merito del ricorso (in sostituzione della già fissata data del 9 marzo 2022) l’udienza pubblica del 25 maggio 2022. Non è escluso che anche le altre cooperative coinvolte possano procedere ora a presentare un analogo ricorso per consentire ai lavoratori in attesa del nuovo bando di occuparsi dei servizi precedenti. Da mesi gli operai protestano con un presidio sotto palazzo di città. Ieri avevano anche scritto e presentato una lettera al sindaco di Salerno, implorando di trovare una soluzione ed una ricollocazione occupazionale.