Salerno – Tornare a vincere sul parquet amico è importante dal punto di vista soprattutto mentale per la Nasce Un Sorriso Salerno ’92, che dopo aver espugnato il campo del fanalino di coda Università G. Fortunato Benevento, liquida anche la pratica Stabia al PalaSilvestri. Alle spalle la battuta d’arresto interna patita due settimane fa contro la Ferraro Group Ariano Irpino al fotofinish? Sembra di sì.
Era derby regionale, ma anche in casa Scala: Carmen con la casacca salernitano, Maria nelle file di Castellammare. La sfida tra sorelle è terminata 7-7 in quanto a punteggi personali, mentre la granatina può esultare per la vittoria di squadra arrivata dopo una partita condotta sempre senza patemi, contro un avversario comunque pimpante. Il parziale del primo quarto (22-11) illude di vedere una gara in controllo totale, ma le ospiti ci mettono energia e aggressività. Salerno – priva dell’acciaccata Orchi – risponde con una buona difesa, ma qualche errore di troppo sotto canestro. All’intervallo è 33-19. La formazione di coach Russo tiene il vantaggio, lo aumenta leggermente, ma non annichilisce Stabia. “Qualche scelta troppo collaborativa”, il paradosso presentato a fine gara dall’allenatore, tuttavia contento della sterzata definitiva nell’ultimo periodo. Dopo il 47-31 della mezzora e i 4’ con soli due punti a testa nell’ultimo quarto, l’affondo decisivo di Salerno lascia alle avversarie solo altri 5 punti. Finisce 61-36, Nasce un Sorriso balza a quota 16 punti ed aggancia Ariano Irpino, in attesa che sfidi (domani, domenica 11 dicembre) Fasano in trasferta.
“Ci siamo portati un po’ la scimmia sulla spalla dell’ultima persa in casa. La squadra si sta sforzando molto di capire quando effettuare determinate scelte. Abbiamo fatto una buona prova difensiva. Sembra un po’ invertito il trend: prima difendevamo più allegramente, ora che siamo più concentrati sull’aspetto difensivo sembra ci sia più ruggine in attacco – il commento finale di Aldo Russo – Stabia era aggressiva e l’abbiamo pagato a tratti. Ci siamo fermati ogni qual volta dovevamo concretizzare il vantaggio: ci passavamo bene la palla, giocavamo a ritmi elevati ma optavamo per scelte troppo collaborative ed abbiamo sbagliato. All’intervallo ho detto alle ragazze che dovevamo essere più bravi a concretizzare i vantaggi costruiti. Abbiamo sbagliato troppo sotto canestro per il nostro modo di giocare. Le percentuali basse da fuori hanno forse influito sulla testa, facendoci venire un po’ di ansia, ma abbiamo vinto e sono contentissimo di questa squadra che lavora tanto e bene. Ora vogliamo chiudere bene il girone d’andata a Casalnuovo e poi ripartire dopo le vacanze”.