È stata condannata a tre anni di carcere, oltre che al pagamento delle spese processuali, l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e al risarcimento danni nei confronti della vittima, la donna della Valle del Sele che nel 2015 sfregiò il volto del marito con l’acido muriatico. La sentenza è giunta nelle scorse ore. A stabilirlo sono stati i giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Salerno che hanno condannato la donna che sfregò il marito, un noto geometra di Colliano, difeso e assistito dall’avvocato Antonella Mastrolia. Una vicenda finita nelle aule di giustizia a seguito di una serie di denunce presentate dal marito nei confronti della moglie. Nel 2014, l’uomo, che si stava separando dalla moglie, denunciò la donna per avergli sottratto il figlioletto minore, impedendo al bambino di incontrare il padre senza alcun motivo. Vicenda a cui ne seguirono anche altre, secondo le denunce alla Procura presentate dal geometra, la donna si sarebbe introdotta all’interno dello studio tecnico del marito al fine di sottrarre le copie degli atti dei clienti per procurargli un danno e impedirgli l’accesso allo studio professione, oltre che all’asportazione di materiale informatico.
Al centro dei litigi tra marito e moglie, la decisione dell’uomo di separarsi dalla donna. Una decisione che a dire del marito, la donna non avrebbe mai accettato spingendola a recarsi al Pronto Soccorso e a denunciare presunte aggressioni fisiche ad opera del marito. Litigi e presunte aggressioni che si sarebbero susseguite nel tempo tanto da spingere il geometra a denunciare ai carabinieri la moglie per averlo tentato di uccidere, ferendolo con un coltello da cucina. Episodi durante i quali la donna, ripetutamente denunciava il marito fino a quando, ad aprile del 2015, la signora attende il marito sotto al portone di casa e minacciandolo “Muori bastardo… ti devo cavare gli occhi…ecc.”, gli lancia addosso dell’acido muriatico, colpendolo al volto e agli occhi e provocandogli così, ustioni di primo grado. In un secondo momento, la donna in preda all’ira, cosparse l’autovettura con a bordo il figlioletto minorenne di benzina e si recò dai carabinieri, accusando il marito dell’accaduto. Accuse nei confronti del geometra, finito a giudizio insieme alla ex moglie, che sono decadute in sede di dibattimento mentre la donna, nei confronti della quale è pendente un altro procedimento penale giudiziario, è stata accusata e condannata per l’aggressione con l’acido.