Salerno – Dopo un weekend di pausa, si torna a fare sul serio. La Todis Salerno ’92 va a giocarsi la semifinale per la promozione in Serie A2 femminile sul campo della Jolly Acli Livorno: è la prima partita nella nuova formula che prevede solo andata e ritorno (passaggio del turno, con eventuale parità, a chi ha migliore differenza canestri), si giocherà domani sera – sabato 28 maggio – al PalaCosmelli di Livorno alle 21. Il ritorno è fissato sabato prossimo, 4 giugno, alle 19:30 al PalaSilvestri. Domani fischieranno i signori Diego Orazi e Daniele Gai di Roma.
C’è carica, grinta e voglia fra le granatine. “La partita non è da 40’, ma da 80’. L’obiettivo primario deve essere quello di riuscire a restare attaccati in gara 1 che ha fattori da capire quanto possano essere determinanti, come la trasferta e la poca conoscenza del girone avversario in termini di possibilità di confronto”, afferma coach Aldo Russo. Le toscane hanno battuto la Pallacanestro Perugia nei playoff del loro girone (3-0 nella serie, nda) e rappresentano un osso duro. “Affronteremo una squadra che ha dominato il raggruppamento toscano-umbro e l’anno scorso era in A2 – dice ancora Russo – Ha giocatrici di tutto rispetto, una fisionomia abbastanza definita, ottime individualità e un nucleo storico. Ha inserito anche nuove atlete, è un roster che ha continuità di lavoro e qualità importanti. Dovremo essere capaci nell’approccio di dare un imprinting alla partita sul nostro ritmo, sapendo leggere durante la gara ogni situazione. Lo studio c’è, abbiamo voglia. Ora dobbiamo fare. Sappiamo di poter spingere sulle nostre caratteristiche e vale per entrambe le squadre, ho chiesto alle ragazze di essere attente: l’aspetto mentale è quello su cui dobbiamo maggiormente concentrarci. Non dobbiamo perdere la nostra identità, mantenendo la consapevolezza di giocare in maniera serena, perché possiamo essere competitivi. Vogliamo arrivare alla gara con l’atteggiamento di chi sa che deve mettere dentro il lavoro di un intero anno. Credo sia un’emozione per tutti quanti poter partecipare, ma non dobbiamo accontentarci che sia solo emozionante: vogliamo dire la nostra”.