Il grande protagonista della seconda giornata di In Vino Civitas, il Salone del Vino di Salerno che si chiude alle 18 di lunedì 23 ottobre, è stato il Prillo, il decanter in ceramica artistica vietrese conferito come premio Arechi 2023, realizzato dall’architetto Sonia Tramontano, studentessa del primo corso in ceramica della scuola regionale di Vietri sul Mare. La giuria, presieduta dal presidente regionale di Ais, Tommaso Luongo e Nevio Toti, ha assegnato il riconoscimento come miglior vino rosso a “Fusara, Campania Aglianico ICT, 2019 – Azienda Agricola Guerritore” e come miglior vino bianco a “Fiorduva, Costa d’Amalfi Doc, 2017 – Marisa Cuomo”.
Nel Prillo c’è l’essenza del Salone del Vino, organizzato e promosso da Createam, CNA e Cciaa di Salerno: il vino con le sue mille sfaccettature, proposto dalle 85 aziende presenti con circa 700 etichette proposte, provenienti da 17 regioni diverse, ma anche le eccellenze del territorio salernitano che si mettono in mostra per espositori e visitatori. Tra loro hanno sfilato, come momento clou della seconda giornata, gli artigiani della Moda, Pina Pascente, Salvatore Carlino e Moda Louise Positano che, nella cornice della Stazione Marittima, hanno presentato le loro creazioni dopo che il pubblico era stato trasportato nel tempo dal corteo in abiti medievali, frutto della sinergia con la Fiera del Crocifisso ritrovato e la Bottega San Lazzaro. Tra gli interventi istituzionali della seconda giornata la fotografia dell’Artigianato alle prese con la necessità di una continua formazione, nel report di Gabriele Rotini, capo gabinetto della segreteria nazionale CNA, ma anche l’intervento sulle azioni per lo sviluppo dell’agroalimentare del presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete.
A proposito di premi, invece, ad In Vino Civitas è stata anche annunciata l’edizione salernitana di Bacco e Minerva il concorso destinato agli istituti agrari che producono vini che sarà ospitato sul nostro territorio, a maggio 2024, grazie alla vittoria, all’edizione dell’anno precedente del Profagri di Salerno. La dirigente scolastica, Carmela Santarcangelo, ha stretto una sinergia con In Vino Civitas per il concorso. La scuola che vincerà sarà ospite il prossimo anno dell’edizione 2024 del Salone del Vino di Salerno ed il presidente di Createam, Sergio Casola sarà in giuria. Sono, invece, state affidate al professore Giuseppe Festa, del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo, una serie di riflessioni sul mondo del vino con Angelo Radica, Presidente Nazionale Città del Vino e Simone Feoli, coordinatore regionale di Campania, Molise e Puglia di Guida Bio, nonché docente nazionale ONAV. La mattinata, a salone chiuso, si era aperta a Paestum con la visita dei buyer di Agenzia ICE accompagnati dal segretario di CNA Salerno, Simona Paolillo presso l’azienda San Salvatore, ospiti di Giuseppe Pagano che, intervenendo al salone ha sottolineato l’importanza di iniziative del genere: “Il territorio ha bisogno di queste manifestazioni per valorizzare le proprie eccellenze”.
Provenienti da Serbia, Ungheria, Albania, Slovenia, Bulgaria e Svizzera domani, lunedì 23 ottobre, a partire dalle 11, i buyer cercheranno contatti commerciali con le aziende vitivinicole, come tappa ordinaria della programmazione, mentre l’anno scorso l’evento era rientrato solo nel programma straordinario Pes (Piano Export Sud). Tornando a parlare di premi, reduce dal titolo di miglior imprenditore vitivinicolo dell’anno, Silvia Imparato, produttrice di Montevetrano, sarà madrina del Premio CNA Fotografi che fa da corollario alla mostra. Il premio, uno scatto realizzato da Luigi De Lucia, sarà assegnato alle 15 ad Alex Giordano, docente di trasformazione digitale dell’Università Federico Secondo di Napoli per il contributo notevole dato al settore vitivinicolo attraverso l’innovazione digitale.