Non potranno allontanarsi dal proprio domicilio durante lo svolgimento di manifestazioni sportive alle quali partecipa la squadra di calcio della Cavese i nove ultras colpiti dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora in seguito alle indagini realizzate dal Commissariato di P.S. Distaccato di Cava de’ Tirreni e dalla DIGOS, supportato da altri uffici della Questura di Salerno e da unità del Reparto Prevenzione Crimine Campania, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, guidata da nei confronti di 9 ultras della Cavese.
Il provvedimento restrittivo trae infatti origine dai fatti accaduti nel pomeriggio del 29 settembre in occasione dell’incontro di calcio Cavese – Latina, gara valevole per il campionato di serie C. Secondo la ricostruzione dei fatti risultante dalle indagini compiute, condivisa dal GIP – una frangia di ultras della tifoseria cavese, composta da soggetti travisati e armati di bastoni, bottiglie di vetro e fumogeni, ha aggredito violentemente gli operatori della Polizia di Stato, schierati in servizio di Ordine Pubblico, attuando un vero e proprio blocco stradale culminato, addirittura, con il lancio di un potente ordigno esplosivo in direzione dei poliziotti, detonato peraltro a pochi metri dai loro piedi. Il tutto avveniva in pieno centro cittadino, nei pressi di diverse attività commerciali e dinanzi numerosi automobilisti ed utenti della strada. Ci furono scene di panico: cittadini che, spaventati ed impauriti dall’azione violenta in corso, furono costretti a rifugiarsi all’interno dei negozi. Subito dopo i fatti, personale del Commissariato di P.S., sotto la direzione della Procura della Repubblica, aveva avviato una minuziosa attività di indagine, che ha consentito di ricostruire tutte le fasi dell’azione violenta ed individuare – secondo un giudizio di gravità indiziaria condiviso dal GIP – gli autori del gesto. Sono peraltro in corso le perquisizioni, disposte da questo Ufficio, a carico degli indagati, attraverso le quali potranno essere rinvenuti ulteriori elementi di rilievo investigativo. Per i fatti su esposti, il Questore della provincia di Salerno, parimenti nella di oggi, ha emesso nei confronti degli indagati altrettanti provvedimenti di daspo ex art. 6 L. 401/89 di 5 anni (per alcuni, con annesso obbligo di firma).