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I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguito otto misure cautelari (due agli arresti domiciliari e sei obbligo di dimora) nei confronti di altrettanti tifosi dell’Angri che, lo scorso 14 gennaio, avrebbero partecipato agli scontri avvenuti dopo il match di calcio con il Matera allo stadio “Novi”.
In quella circostanza fu aggredito e ferito anche il comandante della stazione dei carabinieri di Angri, colpito con spranghe e cinture da un gruppo di tre persone. Per quell’episodio fu sottoposto a fermo un tifoso angrese, la cui posizione è stata definita separatamente con applicazione di pena su richiesta.
Le indagini dei carabinieri, con il coordinamento della procura della Repubblica di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Antonio Centore, hanno consentito di ricostruire gli altri episodi avvenuti durante gli scontri. In più circostanze, infatti, i tifosi dell’Angri hanno provato ad entrare in contatto con i sostenitori del Matera ma l’intervento delle forze dell’ordine lo ha scongiurato.
Più volte dispersi, i violenti sono tornati alla carica in almeno quattro circostanze. L’azione iniziale ha visto protagonista un gruppo di circa 150 tifosi, allontanato dai carabinieri per consentire il deflusso della tifoseria ospite.
Proprio quando la situazione sembrava essere tornata alla normalità, una settantina di angresi, armati di spranghe e pietre, ha iniziato a lanciare oggetti contundenti e bombe carta verso i tifosi del Matera, colpendo alla testa l’autista dell’autobus della squadra ospite. Dispersi nuovamente, i violenti sono tornati alla carica dopo dieci minuti, effettuando un nuovo attacco da Piazzale Novi con il lancio verso il settore ospiti di ulteriori bombe carta e diversi sassi.
Anche in questo caso i carabinieri sono riusciti a disperdere parte dei violenti ma un gruppo di dieci persone ha fronteggiato in maniera minacciosa i militari, pretendendo che smobilitassero il presidio posto a difesa dei tifosi ospiti. Nel corso delle interlocuzioni, un sottogruppo di tre persone ha aggredito con spranghe e cinture il comandante della stazione di Angri, colpendolo al torace e alla schiena. L’azione violenta è poi proseguita con l’ulteriore lancio di bombe carta, sassi ed oggetti contundenti. Le indagini iniziali hanno consentito di fermare uno degli autori dell’aggressione al comandante. Gli ulteriori approfondimenti investigativi compiuti dai militari dell’Arma dei Carabinieri hanno consentito poi di identificare numerosi altri individui coinvolti nella vicenda, con conseguente applicazione a carico di otto di loro delle misure cautelari eseguite questa mattina.