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Napoli – La Regione Campania ha previsto opere per un ammontare complessivo di 250 milioni sul distretto idrografico del fiume Sarno per risolvere definitivamente entro il 2025 le criticità legate agli scarichi abusivi”. Lo ha detto Luca Mascolo, presidente dell’Ente Idrico Campano, in occasione del convegno promosso per fare il punto sul lavoro svolto nei cinque anni di attività dell’Ente e per guardare alle sfide del futuro. ”Con la Regione Campania e con la Gori è stato stipulato un protocollo d’intesa – ha spiegato Mascolo – per definire le attività fondamentali per risolvere lo scandalo del Sarno attraverso un grande lavoro di ricognizione e di individuazione delle criticità. Questo lavoro – ha proseguito – ci porterà a restituire il fiume alla sua naturale vocazione di trasportare acqua pulita e ci permetterà di inviare ai piani di depurazione tutte le acque reflue che saranno trattare e reimmesse in mare in condizioni conformi alla normativa nazionale”. L’Ente ha inoltre stipulato un accordo con il ministero della Transizione ecologica e con il commissario unico per la depurazione per un valore di 170 milioni di euro per risolvere – ha detto Mascolo – ”tutti gli agglomerati in procedura d’infrazione, per proseguire opere e avviarne di nuove”. L’Ente Idrico Campano si compone di 6 distretti di cui 2 riguardano la città di Napoli. ”Abbiamo definito il fabbisogno di investimenti per la Campania nei prossimi 30 anni per un valore di 12 miliardi di euro. Ora – ha aggiunto il presidente dell’Ente – dovremo programmare anno per anno in base a una scala di priorità legata a indicatori specifici grazie al quale è possibile definire il grado di urgenza delle opere all’interno di ogni distretto idrico regionale”. Obiettivo dell’Ente è puntare ”a una maggiore efficienza, efficacia ed economicità nella gestione del servizio idrico integrato”.