La lapide dedicata al 25 aprile, collocata in un punto simbolico della città di Scafati, è stata recentemente oggetto di vandalismo. L’episodio, purtroppo non isolato, ha riacceso l’attenzione sul valore della memoria storica e sul modo in cui viene custodita. A intervenire sulla vicenda è Mario Santocchio, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, che invita a una riflessione più ampia sul significato dei simboli e sull’identità collettiva della comunità scafatese.
“Quello che è accaduto è un atto vergognoso, che denota una totale mancanza di rispetto per la nostra storia e le generazioni che hanno combattuto per la libertà” – dichiara Santocchio -. Chi ha compiuto questo gesto, sicuramente non ne conosceva il valore storico. Ma ciò che è ancor più grave è che, nonostante il tempo trascorso, quella lapide sia rimasta in queste condizioni, visibilmente oltraggiata, sotto gli occhi di tutti”.
Secondo il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, lasciare la lapide in stato di abbandono rappresenta un’offesa ancora più profonda, perché frutto non dell’ignoranza, ma della consapevolezza. “È un atto ancora più grave, perché in questo caso siamo tutti consapevoli del valore simbolico di quel luogo. E proprio per questo motivo non possiamo restare indifferenti. È una ferita che riguarda l’intera città, che ha bisogno di ritrovare unità e rispetto verso la propria memoria”.
Santocchio coglie l’occasione per lanciare un appello a tutta la comunità:
“Senza una rinascita dei valori morali e culturali, senza una base condivisa di ideali, non riusciremo mai a costruire una comunità coesa. Scafati ha bisogno di riscoprire la propria identità, non attraverso lo scontro, ma attraverso la consapevolezza e il rispetto reciproco. Siamo stanchi di questa sterile guerra ideologica. Ora più che mai serve un impegno collettivo per ricucire le fratture sociali e politiche”.
Il messaggio è chiaro: è tempo di voltare pagina, partendo proprio dal rispetto della memoria storica come punto di incontro e non di divisione.