Sono state rallentate e complicate dal forte vento le operazioni di sbarco dalla nave Open Arms, attraccata al porto di Salerno alle 11:35 con a bordo 72 migranti tra i quali un minore. Il vento ad un certo punto ha smantellato una struttura mobile allestita dalla Protezione civile per l’accoglienza dei migranti e mosso alcune barriere piste per delimitare degli spazi e creare dei corridoi. Anche per la discesa dalla nave è stato deciso di non utilizzare una scala mobile in legno proprio per le difficoltà di aggancio della stessa. Di provenienza diversa, le persone a bordo, tra le quali anche l’insolita presenza di un palestinese, sono state soccorse in due diverse operazioni nei giorni scorsi in acque internazionali dalla ONG. I migranti che avevano problemi di salute sono già stati fatti sbarcare.
Qui a Salerno non ci sono forti criticità, la macchina dei soccorsi si è messa in moto in maniera completa e corretta non facendosi sorprendere dalla decisione presa all’ultimo momento di spostare la nave è nel porto di Salerno. In un primo momento, infatti, l’imbarcazione sarebbe dovuta attraccare nel porto di Napoli, ma ieri sera – a causa delle previste condizioni meteo avverse -a sorpresa è stato deciso di farla arrivare a Salerno. Per il porto di Salerno si tratta del 29º sbarco.
Tra i primi a salire a bordo, gli agenti della squadra mobile di Salerno, guidati dal dirigente Giovanni Di palma. Si cercano anche presunti scafisti. Sulla banchina del molo Manfredi anche il questore Giancarlo Conticchio, con il comandante della capitaneria di porto Attilio Maria Daconto per seguire da vicino tutte le operazioni. Dopo un breve passaggio nelle prime ore della mattinata, il prefetto di Salerno Francesco Russo ha lasciato il coordinamento delle operazioni al capo gabinetto Stella Fracassi.