Hanno preso il via dopo le 8 questa mattina al Molo 3 Gennaio nel Porto commerciale di Salerno le operazioni di sbarco dalla nave Aita Mari che ha salvato al largo di Lampedusa 172 migranti, tra i quali 55 minori e 15 donne. Dai primi riscontri sanitari non ci sono persone contagiate dal covid. In generale le condizioni di salute sono buone. Come ha riferito il prefetto di Salerno Francesco Russo, presente sul molo alle operazioni di sbarco, è stata trovata un’accoglienza per tutti, anche per minori. A portare il suo saluto e la sua solidarietà anche il vescovo di Salerno signor Andrea Bellandi. Per il Comune di Salerno al lavoro assessorato alle politiche sociali con Paola De Roberto. Toccherà invece alla Bussola di Salerno, per la quale era presente il questore Giancarlo Conticchio, effettuare una serie di verifiche per individuare possibili scafisti all’interno delle persone recuperate e presenti a bordo della nave. La Protezione civile ha allestito dei gazebo per riparare dal sole tutte le persone impegnate nell’operazione di sbarco, il 28 nel porto di Salerno, che dovrebbero durare un paio di ore.
Nel video allegato le operazione di salvataggio della nave Aita Mari, dal momento dell’arrivo nel porto di Salerno. Prima di questo non sono mancate polemiche da parte del comandante per la decisione del governo italiano di ritardare di poche ore l’approdo per evitare lo sbarco in contemporanea nel comune capoluogo e far svolgere le operazioni in sicurezza per il concerto di Marco Mengoni. “Le autorità italiane ritardano il nostro ingresso nel porto di Salerno, il che rappresenta una sofferenza inutile per coloro che stanno per mesi di dura rotta migratoria” ha detto il capitano Simon Vidal.