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“Un momento di alto valore musicale che abbina cultura, tradizioni, storia e territorio”. Annunciano così, il weekend all’insegna della musica popolare e rap, che concluderà il calendario estivo degli eventi in programma nel comune di San Giovanni a Piro, nell’ambito del progetto “Equinozio d’Autunno incontra la Fera della Croce di Stio”, il sindaco del comune cilentano, Ferdinando Palazzo, e il vicesindaco nonché consigliere provinciale con delega al turismo e alla promozione, Pasquale Sorrentino.

Calendario che prevede venerdì 8 settembre, in piazza 7 Luglio 1828 nella frazione di Bosco del comune di San Giovanni a Piro, l’esibizione in concerto della Nuova Compagnia di Canto Popolare, mentre a chiudere gli eventi estivi, sarà il concerto domenica 10 settembre alle ore 22, in piazza Giovanni Paolo II, nel centro cittadino di San Giovanni a Piro, del rapper Clementino.
Eventi inclusi nel progetto “Equinozio d’autunno incontra la Fera della Croce di Stio” cofinanziato dal Programma Operativo Complementare POC della Regione Campania 2014-2020- linea strategica “Rigenerazione Urbana, Politiche per il Turismo e la Cultura”, che vede coinvolti sei comuni cilentani patria della Dieta Mediterranea, della storia, del benessere, dell’arte e della cultura del Mezzogiorno, ricadenti nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, con i comuni di San Giovanni a Piro (Ente capofila), Ascea, Campora, Gioi, Orria e Stio.
E nel comune capofila, la full immersion nella musica è accompagnata da un vero e proprio viaggio nell’arte con l’itinerario “Le vie della Passione sacra e profana” tra le opere del pittore spagnolo José Garcia Ortega che proprio nella frazione di Bosco, nel comune di San Giovanni a Piro, trovò rifugio, in una casa diventata oggi un museo che fu anche la fonte di ispirazione delle più importanti opere durante il suo esilio nel periodo della dittatura franchista, a causa della continua rivendicazione per la libertà del suo popolo e la vicinanza ai suoi concittadini. Proprio nel borgo cilentano di Bosco, frazione di San Giovanni a Piro e territorio protagonista dei moti rivoluzionari del Cilento datati 1828, il pintor ritrovò le similitudini con la sua amata Spagna, tanto da diventare fonte di ispirazione delle più belle tra le opere pittoriche e di un murales in maioliche de la Mancha che donò alla cittadina cilentana in ricordo delle vicende rivoluzionarie.
Itinerario artistico ma anche storico, in visita ai monumenti luogo di culto e fede in cui è possibile ripercorrere le orme dei monaci con la visita al Santuario di Madonna di Pietrasanta e al Cenobio Basiliano di San Giovanni Battista.
Arte, fede e storia, ma anche enogastronomia, a cui è possibile unire la bellezza della natura con le escursioni in barca lungo “la costa delle meraviglie” dell’area marina protetta Costa della Masseta e degli Infreschi. Mare e montagna, con i percorsi di trekking o in mountain bike dove è possibile raggiungere la vetta del monte Bulgheria, il Pianoro di Ciolandrea e da dove è possibile ammirare il Cilento in tutta la sua bellezza, con la sua biodiversità che caratterizza un luogo simbolo del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
E proprio dal Pianoro di Ciolandrea, sito a 600 metri di altezza sopra il livello del mare, luogo di bellezza mozzafiato trasformato in un belvedere teatro di osservazione naturalistica ed eventi musicali e culturali, che si affaccia sul mare a strapiombo, è possibile ammirare le coste delle quattro regioni, la Basilicata con il Cristo di Maratea, le Isole Eolie e lo Stromboli in Sicilia, la costa della Calabria e la costa della Campania. A pochi passi dal belvedere inoltre, grazie ad un sentiero naturalistico che giunge ad un altro punto di osservazione mozzafiato, è possibile ammirare le quattro regioni e tutta la bellezza del mare e della montagna, stando comodamente seduti su una panchina gigante.
Percorsi naturalistici che dalla vetta dei monti ricadenti nel comune di San Giovanni a Piro, collegano i vari comuni cilentani al mare, attraverso un dialogo tra la costa e le aree interne unite alla millenaria Fera della Croce di Stio, per la valorizzazione di un patrimonio di tradizioni enogastronomiche e storico-ambientali attraverso 12 “viaggi” tematici che rendono protagoniste, per un turismo di 365 giorni l’anno, anche le aree di interesse storico come l’area archeologica di Elea-Velia, il palazzo Ricci di Ascea, la scogliera di Ascea Marina, il murales di Piano Vetrale nella frazione di Orria, il bosco di Campora, il centro storico di Stio, il castello ed il convento di San Francesco di Gioi Cilento, il cenobio basiliano di San Giovanni a Piro e i borghi di Bosco e Scario a San Giovanni a Piro.