Situazioni ordinarie come gestire meglio l’afflusso e il deflusso nelle zone più anguste del centro storico, ma anche in Piazza Flavio Gioia e alla Villa Comunale. Ma anche situazioni straordinarie e differenti rispetto allo scorso anno. Sono state queste le due linee sulle quali si è orientato l’incontro di questa mattina in Prefettura in vista dell’avvio di Luci d’artista: ufficiale è in programma alle 17 di venerdì 29 novembre e oggi come di consueto si è svolto un incontro in prefettura, una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza per affrontare le misure organizzative e di safety e security. Tra le situazioni che si presentano come nuove rispetto allo scorso anno in particolare il cantiere che è tuttora aperto in Corso Vittorio Emanuele che sarà o chiuso o comunque messo in sicurezza con un transito adeguato all’afflusso e al deflusso, il venir meno del parcheggio di foce Irno e la necessità consequenziale di potenziare il piano parcheggi in altre zone e i collegamenti con queste aree che sono fuori città.
La riunione ha affrontato anche diverse questioni legate alla sicurezza. Su questo fronte la novità più importante riguarda l’utilizzo dell’esercito per dei servizi di dinamici di vigilanza: così li ha definiti il prefetto di Salerno Francesco Esposito che ha spiegato che le pattuglie si muoveranno in giro per la città per presidiare in maniera itinerante i punti strategici. A margine della riunione, il prefetto ha anche spiegato ai giornalisti le ulteriori misure di sicurezza previste per rispondere ad un incremento di furti e rapine che si stanno registrando negli ultimi tempi. In particolare su Battipaglia ci saranno altri servizi straordinari di controllo del territorio dedicati e altre operazioni ‘alto impatto’. “Abbiamo incrementato e intensificato la vigilanza nei luoghi dove sono stati commessi più furti in abitazioni ed in esercizi commerciali – ha spiegato il Prefetto di Salerno- ed è stato rafforzato è stato rafforzato il servizio e le pattuglie soprattutto in quelle zone e in quegli orari nei quali c’è stata una maggiore tendenza ai reati”.