Oggi, per la quarta volta, l’icona taumaturgica della Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei, Regina della Vittorie, ha visitato il Reggimento Cavalleggeri Guide: nel 2014, nel 2016 e nel 2021 la Caserma D’Avossa è stata, infatti, già onorata della sua presenza. La Delegazione Pontificia-Missione Mariana, guidata da Mons. Franco Soprano, è stata accolta dal Comandante, Col. Nicola Iovino, e dal Cappellano Militare, Don Claudio Mancusi, per un momento di preghiera per la pace alla presenza del quadro.
Oltre ai Cavalleggeri hanno preso parte alla funzione anche le autorità civili e militari del capoluogo con la presenza del Dott. Francesco Esposito, Prefetto di Salerno, e di numerosi familiari del personale militare. Alla preghiera del Santo Rosario, guidata dai cappellani militari, è seguita la Supplica, presieduta dall’Arcivescovo Metropolita Primate di Salerno-Campagna-Acerno, S.E.R. Mons. Andrea Bellandi.
Forte il legame tra le Guide e la Vergine di Pompei: il 14 luglio 2014 il Reggimento si è recò in pellegrinaggio al Pontificio Santuario di Pompei dove il 68° Comandante, l’allora Colonnello Diodato Abagnara, al termine della Santa Messa depose ai piedi dell’altare maggiore una sciabola con dedica in memoria delle Guide di tutti i tempi ed in pegno di favori celesti per il quotidiano operare dei Cavalleggeri. L’Icona della Madonna di Pompei presenta l’immagine della Madonna in trono con Gesù in braccio; ai suoi piedi san Domenico e santa Caterina da Siena.
Maria reca nella mano sinistra la corona del Rosario che porge a santa Caterina, mentre Gesù, poggiato sulla sua gamba destra, la porge a san Domenico. L’Icona fu data a Bartolo Longo da suor Maria Concetta De Litala, del convento del Rosariello a Porta Medina di Napoli. La religiosa l’aveva avuta in custodia da padre Alberto Radente, confessore del Beato. Arrivò a Pompei il 13 novembre 1875, affidata dal Longo al carrettiere Angelo Tortora che, dopo averla avvolta in un lenzuolo, l’appoggiò su di un carro di letame. Il quadro necessitava di un restauro, che fu immediatamente eseguito da Guglielmo Galella. Fu posto alla venerazione dei fedeli soltanto il 13 febbraio 1876.
Nello stesso giorno, a Napoli, la dodicenne Clorinda Lucarelli beneficiò del primo miracolo ottenuto per intercessione della Madonna di Pompei. In seguito, Bartolo Longo affidò l’Icona al pittore napoletano Federico Maldarelli per un ulteriore restauro, chiedendogli anche di trasformare l’originaria santa Rosa in santa Caterina da Siena. Il quadro fu, poi, incoronato da Papa Paolo VI nella Basilica di San Pietro, il 23 aprile 1965. Per le Guide un forte momento di fede e riflessione all’inizio dell’Anno di Preghiera in preparazione al Giubileo del 2025, che vedrà in San Pietro l’8 e il 9 febbraio prossimi il Giubileo dei Militari.