“Vedremo la redditività del calcio di Inzaghi nelle prossime partite. È un allenatore che intende il calcio in maniera molto esuberante e questo mi piace.
Ci parlerò subito e cercherò di capire le sue motivazioni e i suoi mezzi per raggiungere l’obiettivo”. Lo ha detto Walter Sabatini, oggi presentato nel giorno del suo ritorno come dg della Salernitana, parlando della posizione del tecnico dei campani.
“Sul fatto che lui non sia una mia scelta – ha aggiunto – non vorrei che fosse una condanna. Non condanno una persona perché non è una mia scelta. Però, sono costretto a dirlo. Quindi, in qualche misura sono leggermente condizionato nei suoi confronti, ma non tanto da volerlo fuori, anzi. Gli auguro fortemente che mi obblighi a tenerlo”.
“Dia è certamente un grande giocatore, non so ancora se lo chiederanno ma ovviamente nel farlo devono sapere che ha un valore importante. Il presidente deve rientrare degli investimenti fatti, ma Dia se si muove da Salerno lo fa per una cifra ridondante che permetterebbe alla Salernitana di tornare sul mercato per sostituirlo”. Così Walter Sabatini, dg della Salernitana, ha parlato delle possibili operazioni in uscita dei campani, soffermandosi anche su Mazzocchi, per il quale ci sarebbe un interessamento del Napoli.
“Mazzocchi è un giocatore importantissimo – ha detto – prendo atto che il Napoli sia interessato al ragazzo però in ogni operazione ci vuole dignità. Se il Napoli lo vuole, deve essere disposto a parlare di Mazzocchi come di un calciatore importante che ha raggiunto la Nazionale. Chi ha visto la partita ieri sera avrà apprezzato che ha giocato uno contro uno con Leao e ha fatto molto bene. Il calcio è fatto di tanti percorsi, vedremo i nostri calciatori forti che offerte potrebbero ricevere”.
Sabatini ha parlato anche di Bonazzoli e Mikael, il primo in prestito al Verona, il secondo di rientro da un prestito in Brasile. “Questa squadra deve colmare dei margini e voglio capire come può farlo poi penserò alle integrazioni alla rosa.
Bonazzoli è un calciatore fortissimo che non sta mantenendo le premesse neanche nel Verona e mi dispiace perché so che può fare molto di più. Nella Salernitana della mia gestione è stato determinante e ha fatto dei gol da antologia del calcio. Mikael? il suo modo di fare è totalmente avulso dalla mia idea di calcio. È stata una delusione umana, prima ancora che professionale. In allenamento gli ho visto fare cose di un certo spessore col piede sinistro e io strizzavo l’occhio ai miei collaboratori. Però non è un giocatore, non a caso faceva un altro mestiere. Se non sei atleta dentro e fuori fai fatica, qui non ce lo voglio nemmeno per un pomeriggio. Cercherò una soluzione in Brasile”.
“Il calcio è semplice, questa squadra non è scarsa come la classifica può raccontare perché ha dei valori e chi l’ha costruita non ha fatto errori pacchiani.
Tanti giocatori presenti in rosa li avrei presi anch’io perché li reputo calciatori forti. A questa squadra in questo momento manca una forte coesione che è difficile da creare, ma ci riusciremo con il passare del tempo”. Così Walter Sabatini, neo direttore generale della Salernitana, nel corso della conferenza stampa che ha sancito il suo ritorno a Salerno.
“Una squadra – ha sottolineato il dg – o gioca con euforia calcistica o con disperazione e questo pretenderò dalla squadra.
Non ci saranno leggi marziali ma dovremo essere competitivi sempre, in tutti gli allenamenti e le partite. La squadra deve trovare energia, euforia o disperazione per non perdere un centimetro di campo e riuscire a fare cose inimmaginabili. La gente di Salerno deve sapere quale sarà il nostro stato d’animo futuro, non voglio e non devo retrocedere. Sono venuto qui non per vivere di illusioni ma di realtà, mi voglio salvare e la Salernitana si deve salvare costi quel che costi. Qualora non succedesse lo considererei come un fallimento personale, farò di tutto per mantenere la Salernitana in serie A”.
Sabatini, tornato ad un anno e mezzo dalla clamorosa impresa di due stagioni fa, ha le idee chiare. “Credo di sapere cosa rappresento per Salerno, sono contento perché i salernitani saranno con me in questa avventura e faranno loro il mio desiderio. Le cose andranno fatte insieme. Il 7% due anni fa lo stabilirono riviste specializzate che attribuivano alle varie squadre le percentuali di salvezza e lo feci come slogan della nostra rincorsa, oggi credo che siamo al 5% ma non è poco”.
Per Sabatini tornare a Salerno “è un’avventura fantastica”.
“So che farò fatica ma sono già pronto a dare tutto per la Salernitana. L’amore di questa città mi ha restituito un bene interiore nella mia vita. Non è uno scherzo ripresentarmi alla Salernitana perché questa l’ho sempre sentita come casa mia pur abitando a Roma. Quando ho visto la possibilità di tornare ho pensato subito che fosse il momento giusto”.
“Innanzitutto voglio fare i complimenti ai ragazzi che ieri hanno disputato una grande partita giocando a testa alta contro una delle squadre più forti d’Europa”. Lo ha detto il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino introducendo la conferenza stampa di Walter Sabatini.
“Ci tengo a ringraziare il direttore sportivo Morgan De Sanctis che reputo un amico ed una persona perbene a cui auguro i migliori risultati lavorativi – le parole di Iervolino. Un ringraziamento anche al suo staff per il lavoro svolto in questi anni. Oggi presento per la seconda volta il direttore Sabatini che reputo una leggenda del calcio. È un uomo illuminato, carismatico ed un genio nel suo settore. Sabatini è un monumento di Salerno, una bandiera ed un simbolo a cui la squadra deve ispirarsi per fare un’altra grande impresa. Ama Salerno, conosce benissimo l’ambiente e sa tutto ciò che si può fare di buono qui. Sono sicuro che può trasmettere il meglio al mister e ai calciatori”.
“Con Sabatini – ha spiegato il patron granata – nell’ultimo anno abbiamo ristabilito i rapporti e abbiamo ripreso un’amicizia genuina. Quando gli ho chiesto di dirigere la Salernitana per la seconda volta ha accettato senza indugio. È un leone che lancia il cuore oltre l’ostacolo e la piazza lo ama come lui ama il popolo salernitano. Quel ‘Macte Animo’ che è il nostro marchio ha fatto riaccendere l’entusiasmo al direttore Sabatini”.