Salerno – Un altro treno è fuggito via. La Salernitana non vince dal nove gennaio e vede allontanarsi sempre più la salvezza. Intervistato a poche ore dalla sfida con il Torino, il direttore generale Sabatini aveva parlato chiaro: “Se dovessimo perdere stasera, le chance di salvarsi scenderebbero dal 7% al 4%”. Quell’ipotesi si è verificata gettando i tifosi nello sconforto per l’ennesima occasione perduta. L’avvento di Nicola ha fornito sicuramente più solidità ma per salvarsi occorreva aumentare il ritmo e far salire dunque la media punti. Ne ha conquistati tre in sei partite, anche a causa di un calendario avverso che comunque continua a non sorridere, considerando che domenica c’è la sfida contro la Roma allo stadio Olimpico.
Vero che i granata non avrebbero meritato di perdere e hanno sciupato almeno due grandissime occasioni, ma lo è altrettanto che con le sole buone prestazioni non si ottengono punti. Manca qualcosa alla squadra, che dopo l’uscita dal campo di Djuric ha fatto fatica a proporsi in avanti anche solo sporadicamente. Il Torino, salvato da Berisha, non ha comunque rubato nulla. Neppure il rigore, ribattuto tenendo fede pienamente al regolamento di un calcio rivoluzionato dal Var. Nulla è ancora perduto, con ben nove partite da giocare, ma la pressione legata a un’astinenza da tre punti inizia a farsi sentire, con la zona salvezza a nove punti. Il pericolo adesso è quello di un calo drastico dell’umore all’interno dello spogliatoio, Nicola dovrà lavorare soprattutto su questo.