Sedici anni fa Salernitana e Sassuolo s’incrociarono per la prima volta in una finale di Supercoppa di Lega Pro che sorrise ai neroverdi dopo i calci di rigore. Per gli emiliani, allora guidati in panchina da Massimiliano Allegri, fu l’inizio di un’incredibile scalata, proseguita poi con la disputa di undici campionati di fila in serie A. La Salernitana, invece, dopo un estemporaneo ritorno tra i cadetti, fu costretta a ripartire dalle ceneri della serie D per poi risalire in dieci anni fino all’olimpo del calcio. Fasti che, oggi, sembrano ricordi sbiaditi per le due squadre che domani sera si ritroveranno contro allo stadio Arechi, in una sfida che sa di finale per entrambe. I granata, ultimi e con più di un piede in serie B (il quartultimo posto è lontano 11 punti), hanno il dovere di salvare la faccia e chiudere nel modo più dignitoso possibile una stagione totalmente fallimentare; i neroverdi, che precedono in classifica proprio i campani, hanno bisogno di punti vitali per restare agganciati al treno-salvezza.
Salernitana-Sassuolo, dunque, sarà un’autentica finale ma in uno stadio semivuoto. Il deludentissimo cammino dei granata (20 sconfitte su 30 partite) ha finito per spegnere l’entusiasmo che si era alimentato negli ultimi due anni, grazie alle imprese scritte dalla società del presidente Danilo Iervolino. Anche l’imprenditore di Palma Campania è finito nel mirino della piazza che, ora, chiede chiarezza su quelli che saranno i programmi futuri. Clima simile si respira in casa Sassuolo dove rischia di andare in frantumi una delle favole più belle del calcio recente. In panchina sarà sfida calda tra due veterani: da un lato ci sarà Stefano Colantuono, quarto allenatore stagionale dei granata a cui la società – dopo avergli affidato il coordinamento del settore giovanile – ha chiesto di traghettare la squadra fino al termine della stagione; a pochi passi dal tecnico di Anzio si accomoderà Davide Ballardini, allenatore esperto in salvezze impossibili e nelle cui mani il Sassuolo ha affidato le sue speranze salvezza. Una sfida nella sfida che varrà tanto per entrambe le piazze.