di Gigi Caliulo
Ripartire da Cesena con qualche certezza in più. È il mantra che sta accompagnando la Salernitana nella sua marcia di avvicinamento al delicato impegno casalingo contro il Modena. Le certezze, anzitutto. Breda sembra aver trovato la quadra, la squadra vista all’opera al Manuzzi è uscita dal campo senza punti conquistati – forse – per la prima volta immeritatamente. Una consolazione effimera poiché le giornate diminuiscono e la classifica resta più che preoccupante. Eppure la sensazione è che il gruppo abbia lasciato sul terreno di gioco non solo i punti in palio ma soprattutto alcune insicurezze. Contro i canarini Breda potrebbe riproporre la stessa formazione vista in campo a Cesena e la continuità, per una squadra ch’è stata cantiere aperto fino a poche settimane fa, potrebbe essere un’opportunità da non sottovalutare.
La chiamata alle armi – l’ennesima – che ha portato anche all’allenamento a porte aperte che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico funge da apripista per una sfida alla quale – ma non ce ne era bisogno – il pubblico risponderà presente mettendo da parte, ancora una volta, delusione e rabbia figlie di un lunghissimo periodo di umiliazioni e dolori. Salerno non vuole neppure pensare al dramma sportivo di un doppio salto all’indietro che frantumerebbe – in termini non solo calcistici – ambizioni e progetti di un’intera comunità. Serve il sostegno, certo: ma serve soprattutto una risposta concreta da parte della squadra e della società, chiamata a dare segnali di progettualità reale e di discontinuità dopo un biennio di approssimazione totale e di navigazione a vista che poco o nulla hanno a che vedere con i proclami e le prospettive annunciate non più tardi di tre anni fa.