Salerno – A meno di un mese dalla chiusura del calciomercato, Morgan De Sanctis torna a presentarsi davanti ai microfoni. Il direttore sportivo della Salernitana ha tenuto, questa mattina, una conferenza stampa per fare il punto sulle trattative della società granata. Un mercato non semplice per l’ex portiere di Napoli e Roma, chiamato a rinforzare la rosa a disposizione di Davide Nicola. Gli impegni di Coppa Italia, con il Parma, e di campionato, debutto con la Roma, si avvicinano e l’esigenza di completare l’organico aumenta con il passare dei giorni. Queste le parole di De Sanctis rilasciate agli organi di informazione:
Mercato – “Fino a questo momento è stato fatto un buon lavoro. Partivamo da una situazione che imponeva di rivedere la rosa in larga scala. Non si possono trascurare gli otto acquisti fatti, sette a titolo definitivo. Sono stati investiti, tra cartellini e commissione, più di 20 milioni. Abbiamo preso calciatori giovani, di prospettiva e di sicura affidabilità per il presente. Lovato, Pirola, Bonazzoli, Bradaric, Sambia, Botheim, Valencia e Kastanos sono elementi di spessore, è un lavoro che vale tantissimo ma che non abbiamo ancora completato”.
Ritardo – “Non mi preoccupa, la Salernitana ha un obiettivo: consolidare la squadra all’interno del campionato di serie A. Negli anni vorremmo diventare un modello da seguire, tipo l’Atalanta o il Villareal. Questo passaggio non si può fare nell’arco di una sola estate, siamo alla fase iniziale del progetto. Arriveranno altri tasselli, ma non bisogna sottovalutare quanto fatto fino ad ora. Vogliamo essere giudicati per i risultati che otterremo alla fine della stagione. Fino alla chiusura del mercato estivo giocheremo quattro gare di campionato e a gennaio avremo ancora possibilità di intervenire”.
Nicola – “La settimana scorsa c’è stata la conferenza del mister, ha parlato di mancanza di competitività. Direi che il pensiero è condizionato dall’indisponibilità di otto calciatori che faranno parte della rosa, questo incide e non poco. Non siamo al completo, ma è una situazione momentanea. Puntiamo a profili medio-alti che hanno bisogno di tempo per convincersi. Aspetto, non sono pervaso dall’ansia. Ad ora siamo già più forti dell’anno scorso”.
Colpi – “Mi è capitato di andare a cena e di incontrare tifosi, mi chiedono Cavani e Mertens e capisco lo stato d’animo. Mi sono confrontato su questo aspetto con il presidente e con l’amministratore delegato. E’ normale che qualche errore lo abbiamo commesso, ma è stato fatto assolutamente in buona fede. Cavani è un mio amico, sto nel calcio da 35 anni e vorrei che capiste chi avete da quest’altra parte. So cosa mangia, come ragiona, come si allena. Il mio messaggio è volto al pragmatismo e alla serietà, poi è ovvio che il calcio sia bello anche per sognare, senza mai perdere di vista concretezza e realismo. Lo so che c’è l’idea che la Salernitana debba fare il colpo, ma non vorrei che poi prendiamo un giovane forte e i tifosi e l’ambiente storcono il naso”.
Avvio – “Radovanovic, Bradaric, Gyomber, Lovato, Mazzocchi, Boultam, Sambia e Jaroszynski sono infortunati. E’ questo il motivo principale per cui avremo delle difficoltà contro Parma e Roma. Bisogna contestualizzare tutto in modo razionale, se non avessimo l’infermeria piena non saremmo così in difficoltà. Roma a parte, il calendario propone subito degli scontri diretti e ne siamo consapevoli, ma farsi soffocare dall’ansia sarebbe un errore. E’ troppo importante guardare a lungo termine. Prenderemo calciatori forti, li metteremo al posto giusto e al prezzo giusto”.
Nomi – “Con voi della stampa, per quanto mi è possibile, cerco di essere a disposizione e mostro massima collaborazione. Però non mi aspettavo di ritrovare costantemente sui giornali i nomi dei nostri obiettivi. In alcuni casi non ho avuto nemmeno il tempo di discuterne con l’allenatore che ho letto la notizia su qualche organo di informazione. Per essere competitivi sul mercato c’è bisogno anche di una collaborazione con i giornalisti. Un calciatore non rifiuta se ne parlate sui siti, è evidente, ma le difficoltà aumentano e dovremo agire in modo differente per il bene della società. Se viene fuori il nome, il prezzo si alza e aumenta la concorrenza, in quel caso la Salernitana risulta un po’ meno competitiva delle altre”.
Acquisti – “Quanti ne faremo? Due centrocampisti, un difensore e un attaccante. Poi ci regoleremo in base alle uscite”.
Strategia – “Su difensore, centrocampista di qualità e attaccante stiamo aspettando, stiamo prendendo tempo. Il mercato è in continua evoluzione, abbiamo sempre un’alternativa pronta qualora non arrivassimo all’obiettivo. La trattativa Maupay, ad esempio, in un primo momento non si è chiusa, poi la società inglese ci ha contattato per dire che era disponibile a riaprire il discorso, ma avevamo preso Bonazzoli. Chiuderemo il mercato con 12-13 acquisti, al netto delle uscite che possono cambiare gli scenari”.
Mazzocchi – “La mia volontà è di trattenerlo. La società ha riconosciuto il suo valore e gli ha proposto un adeguamento del contratto, pur avendogli garantito un triennale pochi mesi fa. Sambia, che ricopre lo stesso ruolo, ha giocato l’ultima partita il 21 maggio e ha saltato parte del ritiro per un virus gastrointestinale. Su Mazzocchi sono stato chiarissimo: vogliamo tenerlo e c’è una offerta. Domani non giocherà per un problema muscolare. Ha avuto un risentimento agli adduttori e si è fermato”.
Alternative – “Ribadisco un concetto: non si può pensare che a Salerno un calciatore debba avere il posto garantito, è un nostro dovere mettere a disposizione dell’allenatore un alter ego in ogni reparto. Non esistono titolari per grazia ricevuta, bisogna sudare allenamento dopo allenamento, accettando la concorrenza. Migliorarci è un obbligo”.
Nicola – “Prendo atto di tutto, conosco perfettamente le sue esigenze. C’è piena consapevolezza di ciò che serve e di cosa rischiamo nelle primissime giornate. Non è mica detto che andrà male per forza, magari tireremo fuori una forza che non pensiamo nemmeno di avere. Deve stare tranquillo, sa quello che abbiamo fatto e sa cosa faremo nei prossimi giorni”.
Piatek – “Non è sfimato, potrebbe essere un nome ancora appetibile per la Salernitana”.
Simy – “Siamo chiari con tutti, i diretti interessati sanno che andranno via. Qualcuno scenderà in campo domani e non è detto non ci diano spunti di riflessione per una eventuale riconferma. Si stanno comportando benissimo, sono professionisti di un certo livello che potrebbero restare in rosa. La regola sugli extracomunitari sta cambiando: oggi potremmo far entrare un extracomunitario soltanto in prestito, in virtù della partenza di Mikael, ma a breve la formula del trasferimento sarà indifferente. Questo potrebbe cambiare la nostra strategia e riaprire qualche vecchio discorso”.
Ranieri – “Stimo molto il suo agente, lavora bene. Tra i motivi per cui lo stimo c’è questa insistenza. E’ un calciatore bravo, ha fatto bene a Salerno. Per avere una rosa ampia, avevamo bisogno di under e abbiamo fatto scelte precise. Una era l’alternativa a Ranieri. E’ un ottimo giocatore, ma sono contentissimo sia arrivato Pirola”.
Modulo – “La base di quest’anno sarà il 3-5-2, il giocatore che arriverà sostanzialmente saprà fare le due fasi e darà spinta offensiva al centrocampo. Djuricic e Yazici sono numeri 10, non mezzali. Sono riflessioni che stiamo facendo con il mister. Al momento Nicola non mi ha parlato di una difesa a quattro, non avrebbe problemi perché è preparatissimo e non è un integralista. Fossero arrivati, avremmo potuto fare il 3-4-1-2 come accaduto l’anno scorso con Verdi”.