È stata fissata per luglio, dinanzi ai giudici del Consiglio di Stato, l’udienza di merito straordinario avente ad oggetto il provvedimento di adozione della variante al Puc della zona industriale varato dal consiglio comunale del Comune di Buccino nel 2018 e il relativo e conseguente atto di sospensione del permesso a costruire avanzato dall’Ente di Palazzo di Città nei confronti della società Buoneco, l’azienda sarnese con una dotazione organica di un dipendente, specializzata nello smaltimento dei rifiuti e proprietaria del lotto n.18 della zona industriale di Buccino.
Una querelle che ha avuto inizio nel 2016 quando la società di Sarno, specializzata nel trattamento e gestione dei rifiuti pericolosi e non, Buoneco srl, di proprietà degli imprenditori Gaetano Buonaiuto, amministratore unico, e Gaetano Agovino, acquistarono gli immobili siti nel lotto industriale n.18 della zona industriale di Buccino per un valore di oltre un milione di euro dal Consorzio Cgs Salerno che era titolare dell’opificio presente nel lotto e presentarono presso gli uffici di Palazzo di città, un progetto di realizzazione di un impianto di rifiuti a matrice organica, con trattamento aerobico, di 113mila tonnellate da realizzarsi nel lotto 18.
Progetto sul quale l’associazione Paese Mio, i residenti, il Comune di Buccino, i comuni della comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro e l’Ente Riserve Naturali della Regione Campania Monte Eremita Marzano-Foce Sele e Tanagro, insieme alle aziende agroalimentari Icab spa, Ibg Spa, e le aziende agricole, alzarono le barricate tanto che nel 2018 all’unanimità, maggioranza e opposizione del Comune di Buccino, con un consiglio comunale monotematico straordinario, votarono una delibera di variante al Piano Urbanistico Comunale che modificò la classificazione urbanistica dell’area industriale di Buccino, da “zona industriale” a “distretto industriale agroalimentare, artigianale e logistico”, facendo scattare le cosiddette “norme di salvaguardia” che comportarono la sospensione del permesso a costruire avanzato al Comune dalla Buoneco poiché l’intervento edilizio era in contrasto con la variante al Puc.
Variante alla quale la società fonderie Pisano Spa, questa proprietaria del lotto n. 22 sito nella zona industriale di Buccino e per il quale ha presentato alla Regione Campania, un progetto di delocalizzazione delle acciaierie da Via dei Greci di Salerno nella zona industriale di Buccino, e la società Buoneco srl, presentarono ricorso per l’annullamento della variante al Puc, prima davanti ai giudici del Tar Campania dove i togati con una sentenza datata 2020 hanno dato ragione a Buoneco e Pisano e poi, a seguito del ricorso avanzato dal Comune di Buccino, in Consiglio di Stato dove il giudizio è ancora pendente ai fini dell’autorizzazione VIA.
Intanto però, in attesa dell’esito del processo in Consiglio di Stato, l’iter amministrativo di autorizzazione per la realizzazione dell’impianto di rifiuti procede e in Regione Campania è in corso di svolgimento la Conferenza dei Servizi in cui Comune di Buccino, Enti, Associazioni e Aziende sono chiamate ad esprimersi con pareri ambientali e amministrativi sulla richiesta di autorizzazione integrata ambientale A.I.A. promossa dalla Buoneco srl.
Iter autorizzativo che in sede di Conferenza dei Servizi, il 17 aprile scorso ha visto il sindaco protempore del Comune di Buccino, Pasquale Freda, chiedere la sospensione della conferenza in attesa della definizione del giudizio amministrativo in Consiglio di Stato ma la cui richiesta è stata respinta. Nelle scorse ore inoltre, con una missiva indirizzata al settore ambiente della Regione Campania, il sindaco di Buccino, nel ribadire la richiesta avanzata da Palazzo di Città all’Autorità di Bacino per una eventuale perimetrazione idrogeologica delle aree circa la valutazione del rischio allagamento, evidenziato anche dall’ufficio tecnico comunale in sede di conferenza di servizi, ha chiesto alla Regione, una sospensione della procedura Via in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato.
“La sospensione della procedura in attesa delle verifiche del caso è indispensabile e qualsiasi decisione in senso contrario sarebbe oltraggiosa e irrispettosa – chiosa Freda, chiedendo a – “Carabinieri, Forze dell’Ordine e alla Procura della Repubblica di Salerno -scrive il sindaco di Buccino nella missiva alla Regione Campania – di acquisire la documentazione agli atti della Regione Campania sulla vicenda Buoneco e indagare al riguardo, chiedendo anche al Prefetto di Salerno di assumere atti a tutela della pubblica e privata incolumità”.