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La provincia di Salerno precipita nella classifica della qualità della vita”. Così Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, commenta il report annuale stilato dal Sole 24 Ore, che presenta dati non certo lusinghieri per il Salernitano. La provincia, infatti, si colloca solo al 91esimo posto su un totale di 107.

Rispetto all’ultimo rilevamento si registra un’ulteriore picchiata – osserva Tommasetti – Abbiamo perso otto posizioni e siamo ormai stabilmente relegati sul fondo della classifica. Infatti dagli indicatori che sono serviti a stilare il report, vengono fuori molte cattive notizie per il Salernitano. Ad esempio l’aspettativa di vita per i cittadini sopra i 65 anni, dove siamo 87esimi”. Ma il declino coinvolge tutte le fasce di età: “Non andiamo oltre il 91esimo posto per la qualità della vita dei bambini, con il particolare della spesa dedicata ai servizi per i più piccoli pari a 23,4 euro per bimbo: meno della metà della media nazionale che si attesta sui 47,9. Siamo inoltre una provincia dove la retta della mensa scolastica incide molto sul reddito pro capite (4,8% contro il 3,7% del dato nazionale)”.

Curve negative anche per quanto riguarda i giovani: “Qui addirittura peggioriamo la classifica generale, scendendo al 95esimo posto – sottolinea il consigliere regionale – In provincia di Salerno quasi un terzo dei nostri ragazzi (30,1%) appartiene ai cosiddetti “neet”, ovvero non lavora o non studia. Il dato sulle aree dedicate allo sport praticamente inesistente, mentre gli occupati nella fascia di età tra i 20 e i 34 anni sono mediamente insoddisfatti del loro lavoro. Non c’è da sorprendersi, dunque, della tendenza dei nostri giovani a emigrare”.

Per Tommasetti, in conclusione, “un quadro desolante che fotografa un fallimento di cui i vertici provinciali e regionali, dello stesso colore politico, dovrebbero prendere atto. E sia in Regione che in Provincia è ora di cambiare guida”.