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In un territorio segnato da vertenze aperte, precarietà diffusa e continue emergenze occupazionali, la riflessione sul significato del Primo Maggio non può prescindere da una denuncia forte: la sicurezza sul lavoro resta un tema colpevolmente sottovalutato. A lanciare l’allarme è Carmine Rubino, segretario generale della Ugl Salerno. Il sindacato provinciale quest’anno, con una delegazione di 54 iscritti, sarà presente alla manifestazione nazionale dell’Ugl in programma a Frosinone. “Un bus diretto da Salerno partirà alla volta di Frosinone. Abbiamo ricevuto molte adesioni e questo ci fa piacere. Anzi, abbiamo dovuto dire anche qualche no”, ha detto Rubino.

Per il segretario della Ugl provinciale, servono interventi strutturali e un cambio culturale profondo: “Ogni anno, in occasione della Festa dei Lavoratori, ci ritroviamo a fare bilanci drammatici sulle morti bianche. Ma cosa cambia davvero? – afferma Rubino –. La verità è che troppe aziende, troppo spesso, mettono la sicurezza all’ultimo posto, e le istituzioni si limitano a interventi tampone – ha spiegato -. Non possiamo più accontentarci delle solite frasi di circostanza. La sicurezza non è un tema da rispolverare solo quando accade una tragedia. È una priorità quotidiana, che va costruita con investimenti, formazione e controlli continui”.

Rubino sottolinea come, in particolare nella provincia di Salerno, i lavoratori siano spesso abbandonati a se stessi: “Nel nostro territorio tanti operai entrano in fabbrica senza sapere se torneranno a casa. È inaccettabile. Serve una svolta concreta, altrimenti il Primo Maggio perde ogni valore”.

Infine, un appello diretto alla politica: “Non servono cerimonie, servono decisioni. È tempo che il lavoro torni davvero al centro dell’agenda pubblica, a partire da chi rischia la vita ogni giorno per portare uno stipendio a casa”.