di Gigi Caliulo
Le partite si vincono seguendo poche, semplici regole. La più importante è cercare con insistenza lo specchio della porta evitando di correre troppi rischi. La “nuova” Salernitana targata Marino lo ha fatto superando con merito il Sud Tirol nel primo, delicatissimo scontro diretto di questo rush finale di stagione.
Il successo è indiscutibile: la squadra granata ha creato, prodotto, sprecato, concretizzato. E soprattutto è scesa in campo con gli uomini più in forma, nel proprio ruolo, con un’idea tattica trasmessa in pochi giorni ma concretamente visibile sul terreno di gioco.
La prova maestosa di Corazza, inspiegabilmente ai margini durante la gestione Breda, lo testimonia senza timore di smentita.
Certo, contro i bolzanini di Castori la squadra di Marino ha sicuramente sfruttato anche la spinta adrenalinica della nuova guida tecnica ma la sensazione che il nuovo mister sia riuscito da subito ad incidere sul gruppo è parsa subito evidente. Aspetto, questo, che amareggia e lascia perplessi guardando al recente passato ed all’inerzia quasi rassegnata della squadra sotto la gestione Breda.
La Salernitana ritrova i tre punti e smuove finalmente il dato numerico e la classifica. A Cittadella andrà in scena il secondo scontro diretto consecutivo, se i granata dovessero fare risultato anche in terra padovana la strada intrapresa sarà inevitabilmente quella giusta.