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Salerno – Unità assunta a tempo indeterminato a Torino viene assorbita – in forza del nuovo status – a Salerno. Nel ventaglio delle dinamiche di stabilizzazione, è particolare la storia di una Operatrice Socio Sanitaria che riesce – in maniera non usuale – ad ottenere l’agognato contratto definitivo.

La relativa deliberazione è firmata dal Direttore Generale dell’azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Vincenzo D’Amato.

Sintomaticamente, l’atto porta ad oggetto “Protocollo d’Intesa tra l’Asl Città di Torino e l’AOU Ruggi per l’utilizzo della graduatoria del concorso pubblico di Operatore Socio Sanitario”.

Si legge: “(…) L’Operatrice Socio Sanitaria in servizio presso questa AOU con contratto di lavoro a tempo determinato (…) ricevuta la convocazione di assunzione a tempo indeterminato per il medesimo profilo presso l’Asl Città di Torino ha presentato alla Unità Operativa Compressa Gestione delle Risorse Umane istanza per ottenere l’utilizzo della graduatoria approvata dall’Asl di Torino a seguito di espletamento di concorso pubblico.    

La legge riconosce alle pubbliche amministrazioni la possibilità di ricoprire i posti disponibili nei limiti della dotazione organica utilizzando gli idonei delle graduatorie dei pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni nel medesimo comparto di contrattazione, previo accordo tra le Amministrazioni interessate”.

Nella ricostruzione è quindi riportato la interlocuzione tra Ruggi e Asl Torino con quest’ultima “che ha concesso l’utilizzo reciproco della graduatoria (…)”.      

Principio, però, la cui interpretazione è resa stringente dal Ruggi nel successivo passaggio: “L’accordo è finalizzato al solo reclutamento della unità in questione al fine di garantire l’utilizzo di professionalità maturate presso questa azienda”.

L’operazione evolve anche sui seguenti, essenziali, presupposti: “Allo stato non è attivata alcuna forma ordinaria di reclutamento a tempo indeterminato di Operatore Socio Sanitario a copertura del fabbisogno complessivo autorizzato. Per garantire i LEA è necessario assicurare la continuità assistenziale di tutte le risorse umane impegnate e comunque disponibili”.