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Cava de’ Tirreni (Sa) – L’aumento del contagio ha determinato la riorganizzazione dei servizi ospedalieri. La conseguenza, quasi istantanea, è stata l’inasprimento dei toni della polemica politica. I consiglieri Comunali di Azione Federico de Filippis e Salvatore Balestrino, attaccano: “Ci risiamo! Ancora una volta i disservizi del sistema sanitario regionale ricadono sulla sanità cavese. A seguito dell’aumento del tasso di positività è stato predisposto il trasferimento temporaneo (?) dei sanitari del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale civile di Cava de’ Tirreni al Plesso ‘Giovanni da Procida’. Tale misura lascia, di fatto, il Presidio Ospedaliero cavese privo dell’organico specializzato capace di garantire adeguata assistenza sanitaria.
Dove sono tutti i sanitari che, come si è vantato il Governatore, sono stati assunti in questi ultimi due anni?
Dobbiamo prendere atto che, a fronte di tante vanterie, nulla di incisivo per la sanità campana e nello specifico per il Presidio Ospedaliero Santa Maria Incoronata Dell’Olmo di Cava de’Tirreni, è stato finora realizzato. Il faraonico progetto finanziato del nuovo ospedale di Salerno, con 1200 posti, sostituirà il plesso del Ruggi d’Aragona facendo venir meno la necessità dei posti letto dell’ospedale di Cava de’ Tirreni che quindi verrà definitivamente chiuso.
Se questo è il programma, nelle more della sua attuazione, cosa si pensa di fare concretamente per Cava de’ Tirreni, città di 60mila abitanti il cui ospedale è punto di riferimento anche dei circa 20 mila abitanti della vicina costiera che nel periodo estivo aumentano di migliaia e migliaia?
Perché ogni qual volta si presenta una carenza sanitaria ci si rivolge a Cava de’ Tirreni?
I cittadini cavesi, e campani dovrebbero aprire gli occhi e smettere di essere una sconfinata prateria che si percorre solamente al momento delle elezioni.
Noi diciamo basta a questa modalità di politica che non ci appartiene e che abbiamo sempre combattuto in nome di una società più giusta e solidale.
Proponiamo ai vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di far effettuare, a rotazione tra i 55 anestesisti in servizio presso i tre plessi ospedalieri aziendali, dei turni aggiuntivi tali da garantire la piena funzionalità ed operatività del reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Cava de’ Tirreni.
Del resto con deliberazione n. 880 del 30.12.2021 lo stesso Direttore Generale de Ruggi Vincenzo D’Amato, nel rideterminare i budget complessivi di ore di prestazioni aggiuntive, per il mese di gennaio 2022, ha incrementato le ore dell’U.O.C. Anestesia e Rianimazione Ruggi a 1488 e dell’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione e Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Santa Maria dell’Olmo a 450.
Ci auguriamo che quanto proposto venga seriamente valutato dai vertici dell’Azienda Ospedaliera che già più volte in passato, con le proprie scelte, hanno mortificato la città di Cava”.

A stretto giro di posta risponde il Segretario cittadino del PD, Massimiliano De Rosa: “Tranquilli: Cava è in buone mani. Il Partito Democratico ha a cuore la salute dei cavesi. Sappiamo bene quanto la presenza di un presidio ospedaliero efficiente sia fondamentale per la nostra città ed i territori limitrofi. Sono anni che in silenzio e con umiltà, ma instancabilmente, ci battiamo per difendere il nostro ospedale. In questi giorni difficili, in cui la pandemia ha ripreso a correre e la sanità regionale dovrà inevitabilmente subire momentanee riorganizzazioni, avremmo potuto fare come tutte le altre forze politiche: lamentarci, urlare, assecondare il comprensibile malcontento della popolazione che, sfiancata da una pandemia che dura da due anni, chiede alla politica certezze. Sarebbe stato facile, ma lasciamo ad altri questo modo di fare politica. Noi ci siamo messi subito al lavoro per trovare con la Regione e la direzione del Ruggi adeguate soluzioni. La situazione è drammatica, la variante Omicron sta mettendo in ginocchio la nostra penisola, il personale sanitario sta svolgendo un lavoro eroico. Purtroppo i casi gravi di Covid, che, ricordiamo, riguardano quasi totalmente persone non vaccinate, possono esser curati solo in ospedali specializzati. È inevitabile dunque che in momenti di particolare crisi tutte le forze di un territorio vengano concentrate su di essi, soprattutto riguardo a categorie di cui si ha disponibilità limitata come medici anestesisti e di rianimazione. 

Ciò nonostante Cava ha il diritto ed il dovere, nei confronti dei territori limitrofi, di avere anche in questo momento un Ospedale efficiente. Con il sostegno dell’On. De Luca e dei dirigenti Pd provinciali, ci siamo fatti dunque promotori di un incontro tra i dirigenti del Ruggi e il Sindaco Servalli. Sono state poste le seguenti sollecitazioni: verifica delle possibilità organizzative ulteriori per la rianimazione anche in questa fase di emergenza; garantire l’esecuzione degli interventi possibili in lista d’attesa; ripristinare il pieno funzionamento dell’ospedale con immediatezza al termine dell’emergenza straordinaria; avviare quanto prima, già nel mese di gennaio, i lavori di ampliamento e sviluppo tecnologico dell’ospedale.

L’incontro si è svolto in un clima di collaborazione e serenità, per quanto il tragico momento permetta. Attendiamo fiduciosi risposte nei prossimi giorni. 

Vogliamo rassicurare la cittadinanza: mentre le altre forze politiche non fanno altro che fomentare paura ed incertezza, il Partito Democratico è al lavoro. A queste richieste, fatte per fronteggiare questo momento di emergenza, ne seguiranno altre per la rivalutazione e sviluppo del nostro nosocomio. Cava è in buone mani”.