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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Claudio Tortora, direttore artistico del Premio Charlot

Resta davvero un grande punto interrogativo il rapporto Governo e Regione Campania per quanto riguarda la programmazione culturale.

Siamo ormai a febbraio e tutti i grandi eventi, come, il Premio Charlot, che è giunto alla sua 36° edizione, sono in attesa di avere conferme per programmare i propri appuntamenti.

Ma il Governo italiano, purtroppo, fa orecchie da mercante.

Un mercante poco attento a tutto quanto accade nella nostra Regione che, da un po’ di anni, con il Governatore De Luca, ha stabilizzato nell’alveo della normalità, tutto quanto fa cultura con una ben precisa cadenza e regolarità.

Se tutto questo viene fatto solo per mere e spregevoli mire di disfare e non di costruire, c’è poco da stare allegri.

Suggerirei al Governo di riflettere su quanto vale in termini economici questa presa di posizione, quanto vale per ricaduta turistica e per coordinamento della stessa cultura, un territorio che da sempre, ha vissuto come riferimento internazionale per questo settore.

Noi suggeriamo di sciogliere in tempi brevissimi questo antipatico ed irrispettoso problema.

Chiediamo un segnale, una risposta in tempi brevi o saremo costretti a scendere in piazza, per manifestare contro quanto sta avvenendo. E non saremo soli. Con noi scenderanno in piazza anche tutti coloro che operano nel settore cultura e con il settore cultura: artisti, tecnici, scenotecnici, coreografi, musicisti, uffici stampa, costumisti, hostess, gestori di bar, ristoranti, alberghi, etc.

Con tanti problemi che risultano irrisolti, dobbiamo assistere a questo teatrino davvero sconcio.

La politica dovrebbe essere al servizio di quel poco che ancora funziona e non andare a toccare in senso negativo, solo per un mero spirito di rivalsa.

Alla Regione Campania va tutto il nostro sostegno ed a chi coordina questa vergognosa manovra tutto il nostro disappunto!