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Provengono da ogni angolo d’Italia i cantautori finalisti del premio nazionale musicale “Aniello De Vita” la cui serata conclusiva, del concorso in corso di svolgimento, si svolgerà mercoledì 27 dicembre a partire dalle ore 19 presso il Teatro De Berardinis di Vallo della Lucania, nel salernitano.

Il premio, intitolato alla iconica figura della musica cilentana, il cantautore salernitano, Aniello De Vita, prende vita da un concorso dedicato ai giovani under 35 con l’obiettivo di scoprire nuovi talenti tra autori, compositori ed esecutori di musica italiana esordienti e non noti al grande pubblico, ispirati da una creatività libera da tendenze legate alle mode con l’intento di ricercare e valorizzare l’originalità e la vitalità nella produzione artistica.

Il premio, nato dall’idea di Lillo De Marco e prodotto da Cilento Music Festival, si avvale della prestigiosa direzione artistica del chitarrista e cantautore, nonché nipote di De Vita, il maestro Angelo Loia, e gode dei patrocini del Ministero della Cultura, della Regione Campania, della Provincia di Salerno, del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano e Alburni, e dei Comuni di Centola, Vallo Della Lucania, Moio della Civitella, Ceraso, Cannalonga e Novi Velia, grazie al co-finanziamento a valere sui fondi europei Poc del progetto “Dialoghi Mediterranei”. 

Scomparso nel 2013, all’età di 72 anni, medico di professione e cantautore per passione, originario di Moio della Civitella, Aniello De Vita ha rappresentato la storia della musica cilentana e cantautorale nel mondo grazie ad uno tra i più importanti brani musicali inneggianti il Cilento e le sue radici “Sò nato a lo Ciliento…e me ne vanto”, promotore negli anni ’70 del grande movimento musicale legato alla canzone cilentana. Simbolo della cultura e della musica delle tradizioni popolari cilentane, il repertorio di De Vita conta anni di studio e ricerca, di storie e di riscoperta e valorizzazione del linguaggio dialettale cilentano, attraverso la riscoperta dei valori della vita rurale che, grazie alla sua interpretazione musicale, sono diventati patrimonio immateriale culturale del Cilento. Espressioni tipiche del territorio riportate nei testi del cantautore che caratterizzano l’identità di una comunità che ha eletto a modello la «canzone cilentana di De Vita» come proprio riferimento culturale, in quanto promotore di valori quali l’orgoglio identitario, il riscatto e l’appartenenza. Un amore profondo e un senso di riscatto il Cilento quello che legava Aniello De Vita e il suo territorio, rafforzato quando poco più che ventenne e già compositore di alcuni testi e poesie di inni in dialetto cilentano per omaggiare la bellezza della sua amata terra, ascoltò la definizione ad opera di un professore universitario che indicò i contadini cilentani a modello di ignoranza e analfabetismo. Frase che scatenò in De Vita, l’orgoglio e il senso di riscatto, dando vita ad una produzione artistica diventata uno spartiacque nell’ambito della musica popolare con la composizione di tanti brani, tra cui “So nato a lo Ciliento e me ne vanto” che è l’inno ufficiale del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, “Ciliento Terra Mia”, “Vico Noce”, “Magdalena la badante”, “Sessualità Contadina” e “La Cilentana” che raccontano l’attaccamento e l’amore incondizionato per una terra bella, affascinante, dolce e aspra allo stesso tempo, proprio come una donna esperta dell’arte del sedurre, oltre alla richiesta di iscrizione della canzone cilentana di Aniello De Vita al Patrimonio Immateriale Culturale Campano avanzata dal Comune di Moio della Civitella. 

I talenti, selezionati per la finalissima del Premio Aniello De Vita, sono stati scelti a seguito della partecipazione al concorso musicale che ha visto le adesioni di giovani cantautori da tutta Italia, che si sono iscritti gratuitamente dal 10 al 31 ottobre al bando pubblicato sul sito internet del premio. Ogni artista concorre con uno o due brani per le due categorie vincitrici del premio Interpetri-Cover e Brani Inediti. I vincitori saranno giudicati e scelti dalla giuria di esperti, oltre al rilascio per tutti partecipanti di un attestato valido ai fini MIUR.

I premi saranno divisi in: Categoria inediti con il primo classificato che riceverà un premio di 500 euro, categoria interpreti-cover che riceverà un premio di 500 euro, e la categoria Premio della Critica con un premio di 500 euro al primo classificato. Un premio sarà invece riservato al vincitore assoluto a cui sarà assegnato il Premio Nuovo Imaie del valore di 9 mila euro erogati dall’ente mutualistico per la promozione dal vivo di un minimo di 6 concerti da realizzarsi dall’artista vincitore del premio. 

Categoria INEDITI: Baracca Republic con “Vruscia Rareca”; Controra con “Sole”; I dolori del giovane Walter con “Truman Show”; Leoluca Inverso con “Talent Shock” ; Michele Spina con “Violeta”; Andrea Capasso con “Sì, che poi, vabbè”; The Rare Port con “Estrella en el Mar” ; Benedetta Serafino con “ Tutto e niente” . Categoria COVER: Monica Rispoli con “Guarda che luna “di F. Buscaglione; Francesca Tufano con “Il gigante e la bambina” di L. Dalla; Elvira dello Ioio con “Dolcenera” di F. De Andrè ; Anna Maria Marino in arte Nama con “Tonada de luna llena” di S. Diaz.

Grande attesa per il gran finale del premio con la proclamazione dei vincitori del concorso premio Aniello De Vita che si svolgerà a Vallo della Lucania il 27 dicembre e a cui prenderanno parte rappresentanti delle istituzioni, del mondo del giornalismo, della politica ed esperti di musica. L’ingresso dell’evento è gratuito e la prenotazione.

“Zio Nello era una grande personalità- ricorda il nipote e direttore artistico del premio, Angelo Loia- lui amava definirsi medico per vivere e cantautore per non morire. Per questo motivo, abbiamo voluto istituire un premio in suo onore perché la passione di Aniello De Vita ha lasciato al territorio un repertorio che è la sua eredità musicale e nel corso della sua vita, non ha mai smesso di credere nei giovani talenti e di promuoverli e di qui quindi, la nascita del premio Aniello De Vita”. Musica ma anche vita e amore per il Sud, era questo quindi, Aniello De Vita il cui ricordo oggi vive nel premio a lui intitolato.