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I porti italiani verso il futuro, con un occhio di riguardo all’ambiente. Questo il tema alla base del convegno promosso dall’ordine degli ingegneri della provincia di Salerno, con la partecipazione, tra gli altri, del ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci. Settore marino, dalla.portualita alla logistica, come dallo shopping al diporto ed alla pesca, chiamato a confrontarsi con le complesse esigenze della transizione energetica. A discuterne, nella sala.congressi del Grand Hotel Salerno, rappresentanti delle istituzioni, amministratori, tecnici e docenti universitari.

“Tutti i settori delle attività economiche sono chiamati a confrontarsi con la transizione energetica – ha detto il vice presidente della Giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, intervenuti al pomeriggio di approfondimento salernitano – Siamo in un periodo di cambiamenti climatici el’Italia non ha materie prime che consentano di produrre energia. Deve farlo con le fonti rinnovabili cioè eolico, fotovoltaico. I porti devono essere all’interno di questo percorso. Tutto il sistema della portualità si deve ispirare ai principi della transizione energetica. Pensiamo anche alla progressiva sostituzione dei motori diesel con motori a trazione elettrica e speriamo, in futuro, ad idrogeno”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente dell’Autorita di sistema portuale del Mar Tirreno centrale, al quale fanno riferimento, tra gli altri, gli scali di Napoli e Salerno. “”Dal punto di vista della transizione energetica, il porto di Salerno sta in fase avanzatissima – ha detto Andrea Annunziata – Partiranno i i lavori per l’elettrificazione delle banchine mentre a Salerno ci sono diversi progetti avviati o in procinto di farlo, come l’allungamento del Molo Manfredi”. Annunziata ha anche annunciato che sarà completato l’intervento Partito con il ridisegno dell’imboccatura del porto di Salerno, con l’installazione delle turbine, che sfrutteranno i cassoni del cosiddetto sistema Rewec, per produrre energia elettrica sfruttando il moto ondoso. “Noi ci prepariamo ad una transizione ecologica che possa investire in termini e in tempi immediati le città – ha concluso il presidente dell’Adsp – Ma complessivamente dobbiamo avere cura di un territorio vasto e largo. Questo significherà economia, perché avere un porto e una città che curano ambiente e sicurezza, significa anche attrarre sempre più turisti. Abbiamo registrato un successo straordinario per i porti della Campania. Arrivare a circa dieci milioni di passeggeri per il turismo è un fatto straordinario. Siamo secondi solo alla Baia di Hong Kong. Inoltre, siamo tra i primi nel Mediterraneo a portate avanti il discorso del PNRR e di tutti gli altri investimenti”.