Sono trascorsi da pochi minuti le 18 quando l’escavatore riesce a sbucare e a far breccia nel diaframma. Pochi minuti di lavoro nella parte sud della galleria Cernicchiara e si intravedono uomini e mezzi che, bandiere alla mano e sulle note dell’inno d’Italia, attraversano per la prima volta la galleria, senza il diaframma. L’abbattimento del setto roccioso è uno dei momenti simbolici che segnano l’avvio della fase finale del cantiere, che, terminato, porterà alla nascita di una viabilità alternativa da e per il porto commerciale di Salerno.
“Abbiamo voluto celebrare pubblicamente un passaggio significativo nella costruzione del doppio sistema di gallerie: l’abbattimento del diaframma testimonia l’avvio della fase finale dei lavori ma soprattutto ci consente di esprimere pubblicamente un ringraziamento agli operai e ai nostri collaboratori e alle maestranze tutte per l’encomiabile lavoro svolto”. Con queste parole Carmine Marinelli, presidente del Consorzio Stabile Arechi, composto dai gruppi Marinelli e Carlomagno, ha introdotto l’evento pubblico che è stato organizzato nel cantiere di Porta Ovest, nel rispetto delle necessarie misure di sicurezza.
All’interno della Galleria Cernicchiara anche l’assessore ai pubblici del comune di Salerno, Michele Brigante, il suo predecessore Mimmo De Maio, il presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania, Luca Cascone. L’abbattimento del diaframma è al chilometro 1+736 partendo da Cernicchiara. Lo scavo è avvenuto attraverso una successione di fasi di lavoro fino al completamento del ciclo. La galleria ora assume la forma definitiva dopo che è stato eseguito lo scavo, la messa in opera del rivestimento provvisorio e del rivestimento definitivo. Le maestranze impiegate in vari turni sono state veramente molte, con una media di 75 operai al giorno. La copertura di terreno in corrispondenza del diaframma è pari a 90 metri.