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«La decisione del governo Meloni di definanziare 13 miliardi di progetti legati al Pnrr rischia di avere conseguenze inimmaginabili». È quanto afferma la senatrice del Movimento Cinque Stelle Anna Bilotti, che nella mattinata di sabato ha partecipato al dibattito organizzato a Battipaglia, al quale è intervenuto anche il deputato Federico Cafiero De Raho, già Procuratore Nazionale Antimafia, dal titolo: Tagli al Pnrr – un favore alle mafie – il ruolo dell’ente locale nella prevenzione dell’illegalità. Nel mirino della senatrice vi è la decisione di tagliare i 300 milioni previsti dalla misura del Pnrr per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie.

«Tale misura – spiega –  ideata dal Presidente Conte e dal nostro Governo a guida Movimento 5 Stelle, prevedeva 300 milioni per raggiungere i propri obiettivi ed era stata accolta con estremo favore da tutti coloro che si occupano di contrasto alle mafie. Se il Governo Meloni non avesse unilateralmente deciso di cancellare il finanziamento a tale misura, entro il 2026 avremmo avuto il più importante investimento nell’ambito della valorizzazione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose da almeno 40 anni. Con quei fondi dedicati sarebbero stati riqualificati e valorizzati almeno 200 beni confiscati alla criminalità organizzata, con il fine di potenziare il social housing, la rigenerazione urbana e rafforzare i servizi pubblici di prossimità, potenziare i servizi socio-culturali a favore delle giovani e aumentare le opportunità di lavoro».

Per comprendere la portata dei tagli sul territorio salernitano, la senatrice Bilotti ricorda la vicenda dell’ex materassificio di via Catania a Battipaglia, in procinto di essere riqualificato e valorizzato proprio dai fondi tagliati dal governo.

«I fondi del Pnrr – aggiunge – potevano servire proprio a ridare vita a quel luogo, realizzando un sogno a lungo cullato da Battipaglia. Purtroppo, a causa del Governo Meloni, questo progetto, come tanti altri progetti fondamentali per il contrasto alle mafie, potrebbe fermarsi e questo costituirebbe una vittoria per le mafie».