Sei istituti scolastici di istruzione superiore per un totale di 2160 studenti e 170 docenti coinvolti, quattordici giornate di proiezioni – sette estive ed altrettante autunnali – un docufilm originale realizzato per l’occasione, reading, laboratori di scrittura creativa, spettacoli, un workshop tenuto nel corso dell’ultima edizione di Campania Libri Festival, una collettiva d’arte con la partecipazione di 22 artisti: sono questi i numeri di Pier Paolo Pasolini: i suoi “100” volti, progetto pensato da Giffoni in occasione del centenario della nascita di Pasolini con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.
Presso la Sala Galileo della Giffoni Multimedia Valley l’evento conclusivo del progetto alla presenza di una folta rappresentanza degli istituti scolastici che sono stati parte attiva dell’iniziativa. Le azioni che hanno composto il ricco programma, infatti, curato dal project manager Marco Cesaro, sono state indirizzate e rivolte in particolar modo alle scuole della Campania che hanno aderito. Alle attività, infatti, hanno partecipato nel corso dei sei mesi di svolgimento del progetto gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Gian Camillo Glorioso di Giffoni Valle Piana, dell’Istituto di Istruzione Superiore Piranesi di Capaccio – Paestum, del Liceo Matilde Serao, del Liceo Salvatore Cantone, del Liceo Classico- Scientifico Vittorio Imbriani e dell’Istituto di Istruzione Superiore Europa, tutti di Pomigliano d’Arco.
Oltre alle proiezioni interessanti le attività laboratoriali del progetto che sono state curate dal poeta Alfonso Tramontano Guerritore. Di grande emozione la lettura scenica affidata a Pierpaolo Capovilla de “La religione del mio tempo” di Pier Paolo Pasolini che è stata presentata agli studenti in uno degli ultimi appuntamenti del progetto.
Al momento conclusivo del progetto, condotto da Orazio Cerino del team di Giffoni, ha preso parte Claudio Gubitosi, fondatore di Giffoni.
“Sono felice di essere qui con voi – ha detto intervenendo in sala Claudio Gubitosi – per la chiusura di questo evento che avete molto amato. E’ l’occasione per ricordare a me stesso quanto Pasolini sia stato importante per me, per la mia formazione e, quindi, anche Giffoni, un’idea nella quale sono dentro da 54 anni. Immaginatevi cosa poteva essere questa realtà all’inizio degli anni ’70. Era l’epoca dei sogni. Oggi è tutto diverso perché, grazie alle nuove tecnologie, è possibile entrare in mondi sempre diversi. Allora non era così. Il cinema rappresentava davvero l’unico strumento per osservare il mondo oltre le montagne che ci circondano. In quegli anni mi adoperai perché a Giffoni potessero arrivare sempre più film. Non era affatto facile. Poi scoprii l’esistenza delle cineteche e io stesso passai dalla fotografia alla cinematografia. Realizzai due film e ancora oggi, rivedendoli, comprendo quanto forte sia stata allora, per quei miei lavori giovanili, l’influenza di Paolini. Ecco perché dico che grande è stato l’impatto di questa figura sulla mia esistenza. Ed è per questo che sono davvero orgoglioso che il mio team abbia portato avanti questo progetto con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Voglio, inoltre, ringraziare le scuole ed in particolare i docenti che hanno partecipato alle tante giornate, alle tante attività. Lo hanno fatto con una grande carica di energia, quella che percepisco anche oggi, in questa bella sala”.
A seguire il saluto di Pietro Rinaldi, presidente dell’Ente Autonomo Giffoni Experience: “E’ davvero bello – ha detto, rivolgendosi ai ragazzi in sala – vedere nei vostri occhi tanto entusiasmo e tanta partecipazione per queste attività. Contribuire alla vostra crescita attraverso la cultura è quello che Giffoni fa da oltre mezzo secolo”.
Parole di ringraziamento sono state espresse da Marco Cesaro, project manager e responsabile del Dipartimento Progetti Speciali di Giffoni. E’ stato lui a consegnare a ciascuna scuola presente un omaggio in libri, di e su Pasolini, un modo per continuare a dare forza al progetto, strumenti didattici utilissimi per approfondire la poetica di un intellettuale immortale come Paolini è e sarà: “Grazie a tutto il team di Giffoni – ha detto Cesaro – partendo dai componenti del mio ufficio per il buon lavoro messo in campo. Gli studenti ne sono stati il cuore con una partecipazione attiva e molto costruttiva. Non era scontato. Pasolini è un personaggio della cultura italiana con cui non è facile cimentarsi e voi l’avete fatto alla grande, producendo cose straordinarie”.
E tra le cose realizzate un emozionante docu-film ispirato all’opera di Pasolini “Comizi d’amore” che del lavoro pasoliniano ha mutuato il nome, ma anche l’approccio, il metodo, lo spirito, trasferendolo nei nostri giorni. Con la regia di Rosario Minervini e Giuseppe Novellino ed il contributo di tutto il team della produzione di Giffoni, “Comizi d’amore” è una carrellata di volti e parole che restituisce il punto di vista dei ragazzi di oggi su temi che restano controversi e dibattuti, allora come oggi: la sessualità, l’orientamento sessuale, l’appartenenza di genere, l’amore, i sentimenti, l’amicizia. Sul volto dei ragazzi intervistati le emozioni delle prime volte, le scoperte di sé e degli altri, le contraddizioni di essere giovani in un’epoca velocissima e spesso superficiale, lo sgomento di diventare grandi e di doversi perciò rapportare in maniera adulta alle cose della vita. Tutto ciò traspariva sul grande schermo per la proiezione in anteprima del docufilm realizzato proprio in occasione del progetto targato Giffoni dedicato a Pasolini.
In chiusura lo spettacolo “Frammenti di vita – Nel ricordo di Pier Paolo Pasolini” scritto da Marco Mittica, che ne è anche interprete, con la regia di Walter Cordopatri in una produzione della Scuola di Recitazione della Calabria.
“E’ una grande emozioni essere qui a Giffoni – ha detto Walter Cordopatri, regista dello spettacolo – e rendere omaggio ad una figura così importante, ad un autore scomodo ma stratosferico come Pasolini. E’ davvero un sogno, perciò, essere qui, ricordare questa figura alla quale ogni giorno mi ispiro. Con questo spettacolo mettiamo insieme due mondi che Pasolini tanto amò e a cui tanto ha dato, il cinema ed il teatro. Raccontiamo la sua vita attraverso la vita di un popolo. E’ quello che lui voleva, denunciare ciò che non andava nella società, farlo in maniera scomoda. Ed anche voi dovreste ispirarvi a lui in questo modo, denunciando, essendo scomodi. E’ anche così che Pasolini vivrà in eterno”.
Resta ancora aperta fino al prossimo 8 gennaio l’esposizione d’arte “Pasolini 22-22” presso gli spazi espositivi della Giffoni Multimedia Valley. La collettiva è stata curata da Enzo Trepiccione, insieme a Marcello Gallo ed ospita opere di Luz Banòn, Deborah Napolitano, Enzo Trepiccione, Claudia Buttignol, Carlo De Lucia, Alejandro Torres, Virginia Bernal, Salvador Torres, Kraser, Cesare Serafino, Lucio Afeltra, Vittorio Vanacore, Simon Ostan Simone, Manuel Perez