A 15 giorni esatti dal lancio della petizione ha raccolto 1.767 firme, l’iniziativa promossa su change ora da per chiedere l’ “Abilitazione alla navigazione per i natanti”. La raccolta firme lanciata da Assomare Italia – Fenailp Turismo ha il merito di aver sollevato il problema della conduzione dei natanti pur senza avere nessuna esperienza pregressa. All’indomani delle due tragedie che si sono consumate nelle acque del mare salernitano, prima con la morte della turista americana nella collisione tra due imbarcazioni e poi con la scomparsa di Manuel Cientanni, l ventinove bene ancora disperso e per il quale continuano le ricerche ad ampio raggio, dopo essere caduto dal gommone in cui si trovava con degli amici. Il dibattito è tutt’ora in corso ed anche sui canali ndell’associazione la grande maggioranza di coloro che vi hanno partecipato, è favorevole all’introduzione di una forma di abilitazione alla conduzione.Le principali obiezioni dei (pochi) contrari riguardano essenzialmente l’aspetto economico, la preoccupazione per una sorta di limitazione della libertà ed un certo scetticismo sull’utilità dell’iniziativa.
“Entrando un po’ più nel merito, la nostra proposta – ha spiegato oggi in una nota il presidente di Assomare Davide Di Stefano – non mira ad introdurre ulteriori balzelli o intralci burocratici fini a se stessi, bensì ad introdurre il concetto della assoluta necessità che chiunque si metta al timone di una imbarcazione debba conoscere quantomeno le regole di base della navigazione, la conoscenza delle manovre di emergenza, l’utilizzo delle dotazioni di sicurezza e, soprattutto, avere almeno 10 ore di navigazione fatte con un istruttore abilitato. Ci è stato contestato di voler favorire le autoscuole, ma la nostra idea è che trattandosi di un “patentino” le attività formative teorico pratiche possano essere tenute dai circoli nautici e dalle stesse aziende di noleggio, a condizione che abbiano degli istruttori qualificati, previo riconoscimento da parte delle Capitanerie di Porto a cui sarà demandato il potere di verifica sulla qualità della formazione erogata. Sicuramente non è la panacea, ma è un primo passo a favore del settore del diporto, perché riteniamo che la maggiore sicurezza in mare sia un elemento fondamentale di crescita di un fenomeno che sta diventando di massa e come tale ha sicuramente delle criticità. Nell’attesa di una eventuale approvazione di questa proposta, che deve necessariamente passare attraverso l’attività legislativa, Assomare che prosegue anche la raccolta di firme sta pensando di sviluppare un progetto pilota, su base volontaria, che coinvolga gli attori principali: aziende di noleggio, circoli nautici e diportistici”.