Nocera Inferiore (Sa) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Potere al Popolo con Erminia Maiorino Sindaca.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un grande rilancio delle attività commerciali in alcune vie del centro di Nocera: l’esempio più lampante è piazza del Corso, con i suoi numerosi ristoranti e locali. La loro presenza ha certamente contribuito a rendere la zona più vivace, sempre piena di persone a tutte le ore, molte delle quali anche dai paesi vicini, attirate dalla quantità e qualità dell’offerta.
Eppure non dobbiamo farci abbagliare dalle luci sfavillanti e dalla ricercatezza degli arredi dei locali di piazza del Corso: basta guardarsi un po’ intorno per capire che, anche nella stessa piazza, e nelle vie più centrali, sono numerose le saracinesche abbassate, a volte da anni. E se ci spostiamo in periferia, la situazione è decisamente più drammatica, con intere aree soggette a una vera e propria desertificazione commerciale.
La proposta di Potere al Popolo con Erminia Maiorino Sindaca allora va in una direzione che rappresenta un’evoluzione della classica idea di Centro Commerciale Naturale, ovvero l’Eco-sistema commerciale: accanto alla creazione di pacchetti di incentivi per il funzionamento di una rete di esercizi commerciali (riduzione Tari del 20%, esenzione TOSAP anche per i déhors), verranno adottate una serie di misure per favorire una gestione del rifiuto responsabile, con agevolazioni e incentivi a ridurre o abbandonare imballaggi e beni consumabili in plastica, per favorire l’avvio di start up in aree desertificate con l’accompagnamento all’auto-impresa e l’utilizzo della finanza agevolata, e per consentire fitti in locazione calmierata e concordata.
Dichiara la candidata sindaca Erminia Maiorino: «Siamo convinti che le attività commerciali possano svolgere un ruolo fondamentale nella vità della città, ne definiscono per certi versi l’identità. E l’identità che vediamo oggi è quella di una polarizzazione netta tra centro e periferia, tra ristorante alla moda e bottega costretta a chiudere, tra affitti insostenibili in alcune aree del centro, e altre strade decisamente più abbordabili ma con scarsissima attrattiva. E questa situazione rispecchia esattamente il tipo di società in cui viviamo, in cui solo chi ha già molto denaro può permettersi di investirlo con profitto. Questo vale in tutta Italia, probabilmente potremmo dire in tutto il mondo: è il tipo di economia, sono le crisi e le catastrofi che ne acuiscono la crudeltà, questo è vero. E allora il ruolo di un Comune deve essere quello di favorire nuove strade, iniziative che possano avvicinare al mondo delle attività commerciali anche quei soggetti che non possono contare su grandi capitali, ma hanno grandi idee, voglia di fare, capacità».
E continua: «Vogliamo favorire la creazione di veri e propri distretti del commercio, valorizzando le tante strade della periferia che versano in uno stato di abbandono, incentivando l’artigianato, i mercatini rionali, le produzioni a km 0.
Se proviamo a immaginare le nostre strade dei quartieri storici pieni di piccole botteghe, ci viene di fare un parallelo con le numerose città dei nostri dintorni che hanno sviluppato un florido turismo intorno ad esse, con la possibilità di attirare anche artigiani e artisti da fuori.
Il ruolo del Comune potrà essere quello di favorire la nascita di questo genere di attività, premiando i comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente, privilegiando quindi innanzitutto quelle attività che interpretano una corretta idea di sostenibilità (riciclo e riuso, riduzione del rifiuto), e che stipulano rapporti di lavoro regolari con collaboratori e dipendenti. Gli incentivi come per esempio l’esenzione dalla tassa per l’occupazione di suolo pubblico possono essere richiesti da chi interpreta in maniera sana l’idea di impresa commerciale, sia per il territorio che per chi ci lavora. Siamo convinti che laddove il sistema è meno polarizzato, sia anche più facile per tutti, grazie a tasse e fitti calmierati, non dover ricorrere al sommerso e allo sfruttamento per mandare avanti un’attività».