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Salerno – Sono tante son le perplessità sull’ipotesi di realizzazione del nuovo Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona a Salerno, espresse stamani in una conferenza stampa dal consigliere comunale d’opposizione, Gianpaolo Lambiase. In una dettagliata nota, il rappresentate del gruppo “Salerno di Tutti” ha evidenziato che non esiste una valutazione tecnica accurata del rapporto tra costi del nuovo ospedale ed esigenze di recupero delle strutture esistenti. “E’ possibile rimediare alla vulnerabilità sismica dei fabbricati esistenti, alle esigenze di rinnovo dell’impiantistica e di una più moderna organizzazione dei reparti – fa notare Lambiase, che è architetto – con una spesa che è sicuramente molto inferiore a quella necessaria alla realizzazione della nuova struttura”.
Tra le ulteriori perplessità, il fatto che non si conosca la destinazione d’uso futura dell’enorme patrimonio pubblico, costituito dalla attuale struttura ospedaliera, che rimarrà inutilizzato. Ma Lambiase si dice anche preoccupato dalla lentezza di esecuzione delle “Grandi Opere” a Salerno, come nel resto d’Italia: a voler essere ottimisti, ha dichiarato il consigliere comunale, il nuovo presidio non vedrà la luce prima di dieci anni, mentre la struttura ospedaliera esistente ed, se non usufruirà di adeguati finanziamenti aggiuntivi per la manutenzione ordinaria e straordinaria, sarà destinata a cadere “a pezzi”. Infine l’attacco sui fondi: “Ci si è adoperati nel “rastrellamento” di fondi per disporre della cifra utile alla realizzazione del nuovo Ospedale, sottraendo risorse ad altre “opere”, già programmate, già concordate!” – fa notare lo stesso Lambiase evidenziando la confusione creata dal fatto che mentre è stato soppresso il finanziamento per il “Completamento della metropolitana di Salerno dallo stadio Arechi all’aeroporto di Pontecagnano”, venga annunciato in pubbliche conferenze, che con i lavori di allungamento della pista dell’aeroporto (40 milioni di euro previsti dal Patto per lo Sviluppo della Regione Campania, e confermati nell’atto modificativo – gennaio 2018 – firmato dal Ministro per la Coesione Territoriale ed il Presidente della Regione Campania), si procederà contestualmente anche al Completamento della metropolitana.