Ricorsi di Procura Generale e parti civili rigettate e confermata la sentenza di assoluzione della Corte di Appello. Assoluzione definitiva anche dagli Ermellini della Corte Cassazione per l’imprenditore e titolare di una nota azienda di allevamento di bufale di Capaccio Paestum, Raffael Del Guacchio, finito a processo a seguito della morte improvvisa di un operaio indiano stroncato da un arresto cardiaco mentre era a lavoro nell’azienda agricola nel 2019.
L’imprenditore assistito e difeso dall’avvocato Ciro Vicidomini, era finito dinanzi alla Cassazione a seguito del ricorso alla sentenza di assoluzione con formula piena, emessa dai giudici della Corte di Appello di Salerno per la morte dell’operaio indiano e della quale Del Guacchio, nel processo di primo grado, era stato accusato e condannato ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una provvisionale di 50mila euro da destinarsi a moglie e figli della vittima e ad un risarcimento danni civile di 900mila euro, per il reato di omicidio colposo con l’aggravante della violazione delle norme antinfortunistiche sui luoghi di lavoro.
Accuse dalle quali l’imprenditore capaccesse si è difeso, dimostrando che l’operaio Singh Avtar, impiegato presso l’azienda zootecnica in località Spinazzo di Capaccio Paestum, fu stroncato da un arresto cardiaco causato dallo shock dovuto dall’improvvisa fuga dagli stalli, in piena notte, di numerose bufale. Fuga degli animali causata, secondo quanto dimostrato in tribunale, dalla mancata manutenzione dei recinti e all’impianto di illuminazione della stalla tanto che l’operaio indiano, esperto e assunto con regolare contatto di lavoro, probabilmente nel tentativo di non far fuggire le bufale, fu rinvenuto accasciato al suolo senza vita e con una ferita alla testa. Morte che, in primo grado vide la condanna dell’imprenditore che poi, fu assolto in secondo grado dai giudici della Corte d’Appello e che ora, ha visto l’assoluzione definitiva confermata anche dalla quarta sezione della Corte di Cassazione.
