La Procura di Campobasso ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati per l’incidente sul lavoro costato la vita a Claudio Amodeo, 53 anni, l’operaio di Vinchiaturo ustionato insieme a un collega a causa dell’incendio e dell’esplosione avvenuti lo scorso 4 aprile all’interno di una cabina elettrica della cementeria della Heidelberg Materialis Italia Cementi di Guardiaregia (Campobasso). Amodeo era deceduto dopo due giorni di agonia, sabato scorso, al Centro Grandi Ustionati di Napoli dov’era stato trasportato in condizioni disperate; le condizioni dell’altro ferito, 58enne ricoverato a Roma, sono leggermente migliorate.
Il procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, con l’aggravante di essere stato commesso con la violazione delle norme antinfortunistiche, è stato aperto nei confronti di G.C. (58 anni), di Roma, figura apicale dell’azienda e direttore dello stabilimento di Guardiaregia, R.D.R. (53) , di Salerno, manager di produzione del gruppo Italcementi e responsabile chimico dell’opificio, G.R. (53), di Guardiaregia, capo tecnico d’esercizio e responsabile della sala operativa del cementificio, E.M.D.B. (58), di Guardiaregia, tecnico della manutenzione e responsabile della cabina elettrica dove è avvenuto l’incidente e che a sua volta è rimasto gravemente ferito nell’incidente.
Un atto, quello del magistrato inquirente, anche dovuto per consentire agli indagati di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti non ripetibili. Su rogatoria della Procura di Campobasso, infatti, il pm Silvio Pavia della Procura di Napoli, città dove l’operaio è deceduto, ha disposto l’autopsia sulla salma per accertare le cause del decesso e ha affidato l’incarico al medico legale Pietro Tarsitano.
La moglie, i due figli, entrambi minorenni, la mamma e i due fratelli di Claudio Amodeo, si sono affidati, attraverso l’Area Manager per la Puglia e il Molise Sabino del Benedictis, a Studio3A-Valore Sps, società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, “che profonderà ogni sforzo – affermano i legali in una nota – per dare loro risposte e metterà a disposizione anche un ingegnere elettrico come consulente per la parte offesa nelle operazioni peritali sulla dinamica del sinistro, unitamente all’avvocato Fabio Ferrara del Foro di Bari”.
Ultimato l’esame, l’autorità giudiziaria ha rilasciato il nulla osta per la sepoltura: i funerali si svolgeranno domani, sabato 13 aprile, alle 15, nella Chiesa parrocchiale di Santa Croce a Vinchiaturo.