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Non c’è stato nessuno sconto per tre dei quattro indagati per l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, ucciso 14 anni fa con nove colpi di pistola. Anche se non si sa ancora chi esplose quei colpi, il riesame ha deciso di dare ragione alla richiesta di misura cautelare in carcere nei confronti di Fabio Cagnazzo, il colonnello dei carabinieri accusato di aver depistato le prime indagini sull’omicidio, il suo braccio destro, Lazzaro Cioffi e l’imprendi Cipriano, mentre il quarto indagato l’ex collaboratore di Romolo Ridosso, ha deciso di non di rinunciare al riesame. All’udienza che si è svolta lunedì scorso ha partecipato anche il capo della procura di Salerno Giuseppe Borrelli. La decisione del Riesame fa ritenere che siano stati ritenuti validi gli indizi di colpevolezza racchiusi nell’ordinanza che ha portato all’emissione delle misure cautelari e che individua nei quattro i mandatari dell’omicidio legato alla battaglia che l’ex sindaco aveva intrapreso contro uno spaccio di droga nella sua Pollica.