Tempo di lettura: 2 minuti

La Funzione Pubblica CGIL Campania e la Funzione Pubblica CGIL di Salerno apprendono dell’ennesima perdita di una giovane vita umana al culmine di una lite tra detenuti avvenuta nella C.C. di Salerno.

Fortemente rammaricati e affranti dal dovere intervenire in una vicenda così triste che stravolge la vita delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia Penitenziaria e non solo, esprimono il loro cordoglio alla famiglia del detenuto. Come più volte dichiarato, il binomio sottorganico e sovraffollamento sono una bomba pronta ad esplodere se i livelli di responsabilità non intervengono in maniera tempestiva e fattiva. E’ impensabile pretendere che la sorveglianza della popolazione carceraria venga affidata a un esiguo numero di poliziotte/i penitenziarie/i a fronte di un tasso di sovraffollamento che arriva a superare, in alcuni contesti, il 213%. Tassi tra i più alti in Europa. E’ da tempo che la FP CGIL denuncia il cronico sottorganico, le pessime e precarie condizioni in cui operano gli addetti ai lavori, chiedendo a tutti i livelli di responsabilità una vera e propria riorganizzazione delle attività con la finalità rieducativa e di recupero, da gestire con un investimento sul personale penitenziario e su tutte le figure professionali necessarie. Per i motivi sopra esposti la Funzione Pubblica CGIL Campania e la Funzione Pubblica CGIL di Salerno esprimono la loro solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori della Polizia Penitenziaria della C.C. di Salerno, al Comandante e al Direttore della struttura, avvisando che in assenza di seri interventi riorganizzativi tesi alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia Penitenziaria, attiverà tutte le idonee iniziative per la difesa e la tutela dei diritti”, così nella nota di FP CGIL Campania Francesco di Paola Pappalardo Funzione Pubblica CGIL di Salerno Carmine Parisi, coordinamento Funzioni Centrali Antonio Capezzuto, Segretario Generale.