“Dopo 14 anni è una svolta che non avevamo mai vissuto, erano nomi che conoscevamo perché erano oggetto d’indagini, nelle nostre dichiarazioni venivano spesso poste domande su queste persone che sono state arrestate. Ma non avevamo la certezza che poteva essere questo il filone delle indagini. A noi gli inquirenti raccontavano poco o niente”. Lo ha detto Antonio Vassallo, figlio di Angelo, in merito ai quattro arresti per l’omicidio del padre, sindaco di Pollica, ucciso il 5 settembre 2010. Si tratta del colonnello Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso e l’imprenditore Giuseppe Cipriano.
“Ora siamo curiosi – aggiunge – di approfondire questa vicenda che abbiamo conosciuto in questo percorso e prima non ne conoscevamo assolutamente la dinamica. Non capivamo cosa poteva essere successo, non conoscevamo questo filone, di questa droga che arrivava e che non abbiamo mai visto. Tutta questa realtà che mio padre aveva conosciuto ancor prima di tanti investigatori e inquirenti”.
Sugli arresti si è espresso anche il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, segretario della Commissione Antimafia: “Le evoluzioni culminate negli arresti di oggi dicono che bisogna fare ed è ancora possibile fare piena luce sull’omicidio avvenuto 14 anni fa. Con questa convinzione, insieme al collega parlamentare Bicchielli, abbiamo richiesto ed ottenuto l’istituzione del Comitato Sistema Cilento ed Omicidio Vassallo in Commissione Antimafia” scrive in una nota. “Fermo restando il lavoro della magistratura, bisogna andare fino in fondo svelando se ci sono state anche volontà per non fare emergere la verità. Non bisogna trascurare nulla e in questo senso come Commissione antimafia possiamo dare un contributo”, conclude.
“È una bella giornata” scrive invece sui social Antonio Bassolino. “Dopo 14 anni dall’assassinio di Angelo Vassallo finalmente una prima svolta nelle indagini. Vogliamo piena verità e giustizia per il sindaco pescatore. Un bacio Angelo, e sempre grazie per tutto quello che hai fatto per la tua terra”.