Salerno – Le parole di Davide Nicola al termine della gara di Serie A che ha visto la Salernitana ospitare il Venezia. L’allenatore piemontese ha commentato la prestazione dei granata, scesi in campo all’ “Arechi” per affrontare la formazione di Andrea Soncin. Questi i temi affrontati nel post partita dal tecnico del cavaluccio marino.
Bonazzoli – Lo avevo allenato l’anno scorso, lo conoscevo bene, ha qualità tecniche importanze. Quest’anno è maturato perché sta avendo continuità di rendimento. Sta tirando la baracca da inizio stagione, bisogna gestirlo. Sono contento soprattutto per Belec e Perotti. Belec è entrato in un momento non semplice, Perotti sembrava un ragazzino e voleva pressare tutti.
Gruppo – Domenica c’è un match caldo, un’altra partita davvero tosta. Questa è stata al limite dell’umano, recuperare è stato impegnativo. In questi due giorni la differenza l’hanno fatta lo staff tecnico, quello medico e il nutrizionista. Volevamo limare il gap, ci siamo riusciti ma adesso abbiamo un’altra partita tosta. Col Venezia non era facile, siamo stati umili perché non era facile contro una buona squadra. Forse qualche errore di troppo dovuto alla stanchezza, ma sono contento.
Mentalità – Non penso di avere più possibilità di salvezza in questo momento, così come prima non pensavo di non poter limare il gap e riprendere altre squadre. Adesso potremo esprimere noi stessi senza essere schiavi del risultato. Tutti vorremmo raggiungere questo sogno e i ragazzi lo meriterebbero. Col Cagliari sarà una partita difficilissima, come lo sarà per loro. Loro si sono potuti allenare un’intera settimana, noi ci siamo allenati giocando.
Area tecnica – Magari meno profonda, io tendo a seguire l’azione per questo servirebbe più lunga. Sarebbe una buona proposta, darei anche meno fastidio agli arbitri. Cerco di stare attento ma a volte è difficile.
Bohinen – Siamo partiti con un progetto tattico diverso, volevamo giocare 4-2-3-1 per sfruttare ali come Perotti, Ribery e Verdi. Avevamo una prima punta come Djuric e seconde punte come Bonazzoli. La crescita di giocatori come Ederson e Bohinen ci ha portato a cambiare, cercando di essere più aggressivi in mezzo al campo.
Tifosi – Ci hanno sempre spinto, chiedo loro di non smettere mai di cantare. In questo momento, quando possono esserci delle difficoltà, è importante che loro soffino alle spalle per infondere nei giocatori l’energie necessarie. Sappiamo che è lunga, ci sono partite importanti ed è necessario che ci siano.