Salerno – Dopo la sconfitta con la Roma, la Salernitana si appresta ad affrontare la prima trasferta in campionato. I granata saranno di scena domani sul campo dell‘Udinese. A presentare la sfida con i friulani è stato il tecnico Davide Nicola, intervenuto in conferenza stampa dopo aver diramato l’elenco dei convocati.
Progressi – Oggi si è allenato per la prima volta Dia. Ieri abbiamo avuto un incontro con il direttore e devo dire che a me la squadra piace. Sono arrivati e stanno arrivando dei giocatori che ci possono dare una grossa mano. Siamo soddisfatti, la nostra intenzione adesso è condensare il lavoro in poco tempo per cercare di portare tutti al top. Dobbiamo avere ambizione, questo è quello che mi aspetto dai calciatori che sono stati scelti da noi. Pensiamo abbiano le qualità per permetterci di raggiungere l’obiettivo.
Dia – E’ un attaccante moderno, ormai non si possono incasellare per caratteristiche. Nel calcio di adesso bisogna saper fare diverse cose e lui le sa fare. Sa attaccare molto bene la profondità, ha anche una discreta struttura fisica ed è abituato a giocare da prima punta. A me piace l’idea di giocare attaccando gli spazi, senza avere un punto di riferimento per delle geometrie prestabilite. La possibilità di interpretare un calcio più dinamico con cambi di posizione, credo lui abbia tutte queste caratteristiche. Lo abbiamo visto oggi per la prima volta, l’impressione è stata ottima. La nostra idea è volerlo integrare velocemente, sta bene.
Radovanovic e Bradaric – Devono solo continuare ad allenarsi con una certa intensità, cercando di integrarsi quanto prima. Se avessimo bisogno di loro non avrei alcun tipo di remora a metterli in campo dal primo minuto. Dopo sarebbe solo una questione di tenuta fisica, di dover sostenere uno sforzo in un tempo prolungato. Il nostro obiettivo è portarli in poco tempo alla massima espressione di capacità possibile. Bradaric è un giocatore che mi piace moltissimo, giocatori del suo livello saranno necessari per arrivare a competere su qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario.
Maggiore – Ha bisogno di poter integrare. Dobbiamo diventare squadra a tutti gli effetti, questo solo la ripetizione, gli allenamenti possono farcelo fare.
Manovra – Abbiamo bisogno di migliorare tutto, lo avevamo già detto dopo la partita con la Roma. A me questo piace e non mi preoccupa, abbiamo la necessità di migliorare alcuni meccanismi, di migliorare l’interpretazione degli spazi, la velocità con la quale andiamo ad occuparli, le scelte nell’ultimo terzo di campo. Stiamo lavorando molto per far capire che ci sono tre altezze di campo, c’è il momento in cui l’avversario ti costringe a stare più basso o quello in cui decidi di aggredire più alto. Dobbiamo sapere interpretare certe cose con una certa fluidità, cosa possibile solo con le ripetizioni e con l’allenamento. E’ come se noi oggi stessimo imparando a fare certe cose, quindi abbiamo ancora un lasso di tempo adeguato per scegliere velocemente, ma non mi preoccupa.
Regista – Avevamo la necessità di costruire un centrocampo con caratteristiche diverse, che ci permettesse di avere più scelte. Ci piacerebbe proporre determinate rotazioni per rendere più imprevedibile la manovra. Colulibaly è stata una scelta dettata anche dalla Roma, per dare una mano più pratica alla linea difensiva, ma per caratteristiche non è l’interpretazione più pratica che preferiamo in quella zona di campo. Maggiore lo può fare perché ha tempo di gioco rapidi, sa fare le due fasi e sa ribaltare il triangolo. Radovanovic ha interpretato quel ruolo da una vita e ha una capacità di verticalizzazione importante per noi.
Udinese – Incontriamo una squadra molto forte, il quinto club più presente in serie A, con una struttura consolidata e in grado di scegliere al meglio i calciatori. Cambia l’allenatore ma non cambia tutto il resto, motivo per il quale dovremo essere lucidi e pratici nel capire che i duelli individuali, la capacità di interpretare le tre altezze di campo, la lettura degli spazi e la velocità dovranno essere importanti. L’Udinese ha fatto un mercato importantissimo, hanno venduto tre esterni ma hanno la capacità, grazie al loro scouting, di scegliere i calciatori migliori. Ha un’identità precisa, il gruppo storico resta lo stesso per anni. Hanno un nuovo tecnico che ha portato le sue idee, ma mi aspetto la solita Udinese. Una squadra che darà battaglia a tutti e che ha, come tutti, i suoi punti deboli.
Bonazzoli – Giocherà.
Mazzocchi – Per me ha fatto molto bene e sono contento che la sua questione sia stata risolta. Per me è un calciatore importante, ha una duttilità importante e mi è piaciuta l’interpretazione dei due esterni contro la Roma. Possiamo migliorare ancora.
Valencia – E’ più duttile rispetto a quello che uno possa pensare. E’ giovane e deve essere collocato in una posizione dove lui possa attaccare lo spazio. La sfida è permettergli di crescere, collocandolo in una posizione specifica. Faremo crescere tutti ma quello che mi interessa è trovare una struttura base.
Mercato – Non so chi potrà arrivare, la società sta lavorando a 360° cercando di monitorare quello che abbiamo e quello che ci potrebbe ancora mancare. Stiamo valutando se sarà possibile migliorare la rosa, ma in questo momento a me piace l’organico che è stato costruito e i giocatori che sono stati scelti.