Si è svolto questa mattina alle 10:30, davanti al varco di via Ligea, ingresso principale dello scalo commerciale di Salerno, un presidio dei rappresentati sindacali di diverse sigle, riunite per chiedere in maniera congiunta maggiore attenzione delle regole sulla sicurezza all’interno dello scalo, dopo il tragico incidente che si è consumato nel primo pomeriggio di ieri. Da subito, subito dopo la morte di Nino Donato ed il grave ferimento di Giuseppe Cirone, entrambi ufficiali messinesi, le sigle sindacali hanno proclamato 24 ore di sciopero e organizzato il presidio in cui in maniera congiunta e unitaria, con i lavoratori, hanno puntato il dito sulle condizioni in cui si lavora all’interno del porto di Salerno. “Siamo troppi in poco spazio dicono i lavoratori” che hanno sottoscritto attraverso i loro rappresentanti sindacali e davanti al prefetto di Salerno un protocollo per la sicurezza. Stamani anche Angelo Lustro, rappresentante regionale della Filt-Cgil Campania, a raggiunto il presidio con i colleghi sindacalisti.presente anche una delegazione della US B che ha rilanciato la raccolta di firme per prevedere l’omicidio sul lavoro.
“In queste ultime ore, siamo stati testimoni di una tragedia che colpisce profondamente il nostro territorio: un altro incidente sul lavoro al porto di Salerno. La situazione che stiamo vivendo è estremamente drammatica e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un diritto inalienabile di ogni lavoratore, e la mancata applicazione delle misure di sicurezza e dei contratti non può costituire una giustificazione per la perdita di vite umane. Le imprese non possono e non devono considerare la sicurezza come un costo, ma come un investimento nella tutela della vita umana”.
Così Marilina Cortazzi, segretaria generale della Cisl Salerno, è intervenuta sull’incidente mortale avvenuto al porto.
“È fondamentale mettere un freno a questa tragica sequenza di eventi. Per farlo, dobbiamo adottare misure concrete e risolutive. Occorre intensificare le azioni repressive, aumentare i controlli sulle imprese, incrementare la presenza dei medici del lavoro, e assicurare l’applicazione rigorosa degli orari di lavoro previsti dai contratti nazionali di categoria. Questi passi sono indispensabili per garantire la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro. Inoltre, è essenziale investire in modo significativo nella formazione, a cominciare dalle scuole. Dobbiamo promuovere una cultura della sicurezza che sia anche una cultura della legalità. Solo attraverso la prevenzione e l’educazione possiamo sperare di porre fine a questa lunga serie di tragedie”.
Su questo tema, per la segretaria Cortazzi, è importante fare squadra: “Invitiamo le autorità competenti e le imprese a unirsi in un impegno comune per garantire che nessun lavoratore debba mai temere per la propria vita sul luogo di lavoro. Non possiamo e non dobbiamo tollerare ulteriori perdite di vite umane. La Cisl Salerno sarà in prima linea in questa battaglia per la sicurezza e la dignità dei lavoratori. Come ha dichiarato il nostro segretario generale, Luigi Sbarra, dopo qualche ora dalla tragedia di Brandizzo, “al Governo chiediamo di accelerare e dare esiti concreti nel confronto. E al mondo delle imprese di aprire un cammino comune che faccia leva anche sulla contrattazione e un’evoluzione partecipativa delle relazioni industriali. Il “cantiere sicurezza” va aperto insieme, e deve dare subito risultati. Ogni giorno che passa la lista dei nomi delle vittime diventa più lunga: è tempo di interromperla una volta per tutte, e di restituire dignità al Paese” Bisogna davvero dare una svolta per fare questa lunga scia di vittime innocenti”.