Pezzo dopo pezzo si lavora nella cerniera tra Mercatello e Mariconda alla demolizione dell’ex pastificio Antonio Amato. Da oggi hanno preso il via i lavori di demolizione veri e propri dopo una chirurgica operazione di taglio che, pilastro dopo pilastro, ha smontato la parte dell’edificio più a ridosso della linea ferroviaria. Una modalità che è stata concordata di intesa con RFI attraverso una serie di incontri e che ha consentito di effettuare la demolizione in sicurezza e senza interrompere il traffico ferroviario. Viene così cancellato per sempre dal profilo della zona orientale di Salerno, l’ edificio che dopo da essere stato orgoglio di Salerno nel mondo ha finito per racchiudere solo degrado e abbandono. Ci sono generazioni di abitanti di Mariconda che si sono svegliate la mattina con la sirena che annunciava l’inizio delle attività all’interno dell’ex pastificio Antonio Amato, da tempo rudere di archeologia industriale abbandonato e non privo di episodi di sicurezza come un incendio e la morte di una persona folgorata dopo che si era introdotta all’interno per rubare della rame. Poi, dietro il grande edificio che per per decenni ha caratterizzato il profilo del quartiere di Mercatello c’è anche tutto la storia del fallimento del pastificio Antonio Amato che provò, con un progetto di riqualificazione urbana, a trasformarlo, attraverso la mano dell’architetto Jean Nouvelle, in un’isola di Architettura internazionale. L’ex pastificio Antonio Amato – dismesso dal 2011 e rivenduto all’asta nel 2017 per 3 milioni di euro alla società Intesa Immobiliare di Roberto Aversa -prevede la realizzazione oggi in un’area di circa 18.000 m metri quadri di tre strutture mentre 15.000 m metri quadri saranno dedicati a parcheggio e parco. L’intervento insediativo si chiamerà Molino Nuovo e sarà un progetto innovativo che ospiterà 110 abitazioni, attività commerciali, un parco attrezzato e un parcheggio di due piani interrati.
Mercatello, addio per sempre all’ex Pastificio Amato
Tempo di lettura: 2 minuti