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Salerno – Il nostro segretario Enrico Letta è il nostro front runner. Il presidente del Consiglio lo individua innanzitutto il Presidente della Repubblica. Questo vale anche per il centrodestra. Non mi pare che ci sia tutta questa compattezza. Il centrosinistra ha Enrico Letta come front runner di questa campagna elettorale e sarà il nostro punto di riferimento in un governo di centrosinistra del futuro. Noi lavoriamo per vincere queste elezioni, per evitare che la destra vada al governo e per evitare rischi drammatici per il Paese e per il Mezzogiorno. La destra oggi è divisa su tutto, è unita solo per ragioni elettorali”. A dirlo è Piero De Luca, candidato alla Camera dei Deputati, Collegio Plurinominale Salerno – Avellino, nel corso di un incontro con la stampa nella sede del PD provinciale di Salerno.

“Stiamo lavorando in queste settimane per vincere le elezioni e per offrire al Paese una prospettiva di futuro completamente diversa da quella che la destra sta mettendo in campo”.
A dirlo Piero De Luca, candidato alla Camera dei Deputati, Collegio Plurinominale Salerno – Avellino, nel corso di un incontro con la stampa nella sede del PD provinciale di Salerno.
Abbiamo l’esigenza – ha aggiunto – di lavorare su misure immediate, rigorose, tempestive, sul caro bollette e possiamo farlo noi nelle prossime settimane con un impegno nazionale ed europeo e non certo la destra che ha messo in campo una azione di delegittimazione facendo cadere il governo Draghi, indebolendo il Paese. Abbiamo idee diverse di Paese che stiamo mettendo in campo su tutti gli altri punti di vista. Penso all’ambiente: purtroppo la drammatica, ulteriore, nuova vicenda della Marche – per la quale esprimiamo vicinanza e solidarietà alla popolazione e alle famiglie delle vittime- ci impone di intervenire in modo immediato per la cura del territorio, con interventi mirati per evitare il dissesto idrogeologico. E il tema dell’ambiente è un tema del Partito Democratico, la destra non ne parla e, anzi, a livello europeo vota contro le misure legate alla transizione ambientale e green. Fondamentale, per, noi anche il tema del lavoro soprattutto nel Mezzogiorno. Il PD ha lanciato la proposta di 300mila nuove assunzioni nelle pubbliche amministrazioni nel Sud, per consentire a tante ragazze e ragazzi di avere un futuro. Abbiamo poi un modello diverso legato alla scuola, alla sanità che per noi deve essere gratuita, universale per tutti.
Un modello differente, infine, sul Sud. La destra, in questi anni, ha lavorato contro il Mezzogiorno, non ha votato il PNRR, non ha votato per le risorse da destinare, almeno per il 40%, per il Sud. Oggi propone una idea di autonomia differenziata che spaccherebbe in due il Paese. Noi vogliamo unire l’Italia e rilanciarla tutta insieme, da Nord a Sud.
Chiediamo a tutte le famiglie, alle comunità di sostenere l’impegno del PD per dare un futuro serio, migliore, sereno al nostro Paese”.

Siamo pronti per questa grande sfida. Da questa città e dal Sud parte la sfida. Da qui prendiamo impegni chiari: creare lavoro, far ripartire l’economia e calmierare il carobollette. Queste le nostre priorità”. A dirlo Vincenzo Maraio, segretario nazionale del Psi, che ha incontrato la stampa, insieme a Piero De Luca nella sede provinciale del Pd di Salerno. “Abbiamo sostenuto convintamente, come centrosinistra, – ha aggiunto Maraio – il Dl aiuti e sosteniamo Draghi in questo percorso perché riteniamo che si debbano fare proposte e provvedimenti necessari per dare risposte alle sofferenze delle famiglie e alle difficoltà delle imprese. In Spagna con un governo socialista di centrosinistra hanno immediatamente portato l’iva al 5% sulle bollette energetiche. Va fatto subito”. Sulla sua mancata candidatura a Salerno, Maraio ha spiegato: “La richiesta di candidarmi a Salerno l’avevo fatta ma questa legge elettorale, che noi contestiamo e la modificheremo domani quando saremo al governo di questo Paese, è una legge che non premia il legame territoriale. Io scendo in campo a Roma, uno dei collegi più prestigiosi del nostro Paese al fianco di amministratori lungimiranti come Gualtieri e Zingaretti”.